All’indomani dell’approvazione della manovra correttiva di Monti, nel frattempo salita alla cifra di 33 miliardi di euro, tutti i sindacati non hanno dubbi ed esitazioni nel bocciare le misure dell’esecutive e le battute più piccanti vengono stavolta dal segretario Cisl, Raffaele Bonanni, che ha stroncato il Prof.Monti, affermando che “questa manovra sembra che sia stata scritta da mio zio, che non capisce nulla di economia“.
Una stoccata indicibile per il premier economista, che forse mai era stato accusato di non capire nulla della materia oggetto degli studi di una vita. Ma tant’è. Bonanni rincara la dose, sostenendo che al governo non sarà più consentito di varare provvedimenti senza alcuna concertazione con le parti sociali e allo stesso tempo invita il premier a prendere i soldi tassando i patrimoni.
Quindi, si ritorna all’impostazione iniziale dell’imposta patrimoniale, cosa che è condivisa soprattutto dalla Cgil, mentre la Uil sarebbe molto tiepida sull’argomento.
Bonanni ne ha anche per la Confindustria, che spiega, sono gli unici ad avere ricevuto qualcosa e quel qualcosa “glielo abbiamo dato noi”, aggiunge il leader della Cisl.
Anche la Cgil attacca a testa bassa la Confindustria, sostenendo per bocca del suo segretario Susanna Camusso che gli industriali possono essere soddisfatti, perché sarebbero gli unici ad avere usufruito di soldi freschi.
Intanto, anche domani sarà una giornata di mobilitazione unitaria delle forze sindacali contro la manovra e questa volta tocca al pubblico impiego, che sciopererà per tutte le otto re di lavoro, ad eccezione della scuola, per i cui addetti l’astensione sarà per una sola ora. Lo sciopero sarà accompagnato da presidi e manifestazioni, che si svolgeranno in tutta Italia.