L’agenzia di rating Fitch Ratings ha annunciato di avere posto sotto osservazione negativa il rating sul debito di Italia, Irlanda, Spagna, Cipro, Belgio e Slovenia. Attualmente, l’Italia ha un giudizio di A+ e questo significa che potrebbe retrocedere anche di uno o più gradini.
Ma la novità attesa è la variazione da “stabile” a “negativo” dell’outlook della Francia, a cui viene confermata la tripla A, ma la sua economia sarebbe nell’Eurozona la più a rischio, tra i Paesi con massima valutazione, all’intensificarsi della crisi, per via di un livello di indebitamento, che nel 2014 dovrebbe arrivare al 92%.
Tuttavia, la stessa Fitch rileva come la Francia abbia un’economia diversificata, sia un Paese ricco e abbia istituzioni solide ed efficienti, così come è stato valutato positivamente l’intervento dell’Eliseo per una riduzione del deficit nei prossimi anni.
Ma il mutamento in negativo dell’outlook significa che l’agenzia potrebbe rivedere il rating, abbassandolo, con una probabilità appena al di sopra del 50%. Questo eventuale declassamento dovrebbe avvenire nell’arco di due anni. E’ la stessa Fitch che rende noto che un nuovo giudizio sarebbe espresso solo nel 2013, anche se ammette che in caso di shock esterno, come l’aggravarsi della crisi dell’Eurozona, l’eventuale declassamento potrebbe essere anticipato.
Negativo è poi anche il giudizio dell’agenzia sulla possibilità di risolvere la crisi europea in ottica internazionale. Questo sarebbe poco probabile, aggiunge Fitch, “tecnicamente e politicamente”, dopo il vertice del 9-10 dicembre a Bruxelles.
L’ennesima dimostrazione della mancanza di fiducia a livello internazionale e sui mercati di ciò che Francia e Germania hanno spacciato come accordo una settimana fa, ma altro non è il replicare le buone intenzioni assunte già ad ottobre.