Banco Popolare, approvato aumento azioni per conversione o riscatto bond

L’assemblea degli obbligazionisti del Banco Popolare ha approvato la modifica al contratto del bond “Banco Popolare 2010/2014 4,75%”, al fine di consentire l’aumento dell’emissione di 1,5 milioni di nuove azioni per la conversione o il riscatto del bond. Non è stata, invece, accolta l’ipotesi palesata da alcuni stakeholders di anticipare la conversione rispetto alla scadenza, per adempiere all’aumento di capitale chiesto dall’Eba, che ammonta a 2,7 miliardi, in leggero calo dai 2,8 richiesti a ottobre.

Secondo l’impostazione dell’ad Pier Francesco Saviotti, infatti, si punta a fare considerare capitale il miliardo del bond “soft mandatory”, un’obbligazione ibrida, così come è già accaduto sia per il bond Cashes di Unicredit che per il Fresh di Monte Paschi di Siena.

Grazie sia alla sua valutazione come capitale, cosa che sarà consentita solo da autorizzazione esplicita di Bankitalia, sia anche per effetto del rating interno sui rischi di mercato e su quelli del credito, considerando anche alcune cessioni, Banco Popolare punta a raggiungere un Core Tier1 superiore al 9%. Attualmente, esso si attesta al 6,7%, ma solo il “soft mandatory” vale 107 punti.

All’assemblea di ieri si sono presenti oltre 112.200 obbligazionisti, rappresentanti il 69,33% del valore del bond. Si questi, ha votato a favore il 60,3% del valore obbligazionario, mentre ha votato contro solo il 7,84%.

Ricordiamo che Saviotti è stato il più critico nei confronti dei criteri Eba, che hanno certamente penalizzato le banche italiane, attraverso una valutazione ai prezzi di mercato dei titoli di stato italiani in portafoglio. Lo stesso ad ha chiesto ufficialmente un intervento dell’Abi e della Banca d’Italia, affinché ci si mobiliti contro tali decisioni.

 

 

 

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