Uno degli emendamenti alla manovra che il governo sta presentando in queste ore sancisce che a decidere dei tagli ai costi della politica saranno le Camere. Gli emendamenti verranno presentati alla Commissione Bilancio e Finanze delle Camere. Particolarmente attesi, oltre all’emendamento sugli stipendi dei parlamentari, sono gli emendamenti su pensioni e tassazione degli immobili, che però sono ancora al vaglio della Ragioneria di Stato.
L’emendamento già presentato in mattinata prevede che siano le Camere a decidere direttamente sul taglio dei propri stipendi. In realtà, il testo originale della manovra prevedeva che fosse il Governo stesso a decidere riguardo i tagli agli stipendi di deputati e senatori. Questo però ha creato non poche polemiche, visto che un’azione del genere è stata considerata lesiva all’indipendenza delle Camere. L’emendamento recita così: “Il Parlamento e il governo, ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative idonee a conseguire gli obiettivi”; non viene fissato però un termine entro il quale effettuare i tagli agli stipendi. Considerando che il presidente dell’Istat è al lavoro per calcolare i costi medi in Europa per la politica, bisognerà attendere la fine della sua indagine (si parla di marzo).
Oltre a quello sui costi della politica, è stato presentato un altro emendamento, che prevede il decadimento degli organi delle province dal 31 marzo 2013. Invece già entro il 31 dicembre 2012 tutte le funzioni delle province dovranno essere trasferite ai comuni o alle regioni. Nella manovra di Monti non c’erano indicazioni temporali per il decadimento delle province.
“Il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea” sarà escluso “dall’ambito di applicazione” delle norme sulla liberalizzazione della manovra. Questo è quanto prevede un altro emendamento del governo, escludendo i taxi dall’articolo 34 della manovra. Altro emendamento è quello che permetterà la vendita dei farmaci di fascia C in qualsiasi luogo, con ricetta. Si prevede già per domani uno sciopero da parte delle farmacie.
Modificato anche, tramite un altro emendamento, un articolo della manovra che limitava il potere di controllo dell’Autorità a “garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture e alle reti ferroviarie, aeroportuali e portuali”. Ora anche la “mobilità urbana collegata a stazioni, aeroporti e porti” e le reti “stradali e autostradali” saranno soggette al controllo dell’Autorità.