Luis Enrique sa che la partita con la Juventus è un match molto importante.
Il tecnico nella conferenza della vigilia ha mostrato segni di nervosismo: è evidente che lo spagnolo sa che la sua permanenza a Roma è in bilico: “Sono stanco di sentire domande sui motivi delle esclusioni. Io penso sempre alla squadra come prima cosa. A voi interessano le cazzate successe, a me no”.
Luis Enrique in queste settimane ha visto messo in discussione il proprio lavoro, tuttavia è consapevole che contano i risultati: “Che io lavoro bene è sicuro, così come il mio staff. Ma nel calcio, lo sanno tutti, sono i risultati che contano. Non si sa mai quello che succederà, quindi mai dire mai”.
Il tecnico spagnolo ha poi spiegato la situazione di Marco Borriello. L’attaccante non riesce a trovare spazio e in moti vedono dei dissidi tra il giocatore e lo spagnolo: “Se sarà convocato avrà la sua opportunità. Non gioca dal 26 ottobre? Sono stanco, penso sempre per prima cosa alla squadra. Le cazzate che interessano a voi a me non interessano. Sbagliato che sia, questo è il mio pensiero, le mie sono decisioni tecniche. Io vedo la squadra in settimana come lavora, voi no”.
A Luis Enrique interessa la squadra e soprattutto interessa che la Roma faccia una gran gara con la Roma,un incontro decisivo: “Consapevole che è la gara della svolta o della caduta? Mi preoccupa solo che la squadra da battere sia la Juventus, il resto non mi preoccupa. La Juve è una squadra fortissima e ha un bravo allenatore, fanno una fase difensiva incredibile e una fase offensiva veloce. L’allenatore ha fatto capire che per vincere devono lottare in entrambe le fasi”.