Manovra Governo Monti pesante anche per l’agricoltura

Le misure della manovra finanziaria approvata con Decreto dal Governo Monti risultano essere penalizzanti in Italia anche per il mondo agricolo. Questo è quanto emerso da un ordine del giorno che nei giorni scorsi è stato approvato dalla Direzione nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori; in particolare, la Confederazione da un lato è consapevole del fatto che la situazione per l’Italia è grave, e che serve di conseguenza rigore, ma dall’altro sono necessari per lo sviluppo dell’imprenditoria in agricoltura delle misure di rilancio e di sviluppo del comparto. Da mesi e mesi gli agricoltori in Italia sono alle prese sia con i crescenti costi di produzione, sia con gli opprimenti oneri fiscali e contributivi, e con la burocrazia.

Ragion per cui la Cia, Confederazione Italia Agricoltori,  caldeggia la ripartizione dei sacrifici in maniera equa a fronte di un contestuale impegno per il rilancio dell’imprenditoria agricola, a partire dai giovani. Al pari dei Sindacati, anche la Confederazione è contraria alla deindicizzazione delle pensioni a partire da importi superiori al doppio del minimo, ragion per cui c’è la necessità, durante l’iter parlamentare, che queste come altre misure contenute nella manovra vengano corrette.

La Cia, così come le altre organizzazioni degli agricoltori, sulla manovra finanziaria e sui sacrifici da fare sono pronte all’assunzione di responsabilità, ma questo a patto, come sopra accennato, di distribuire equamente il peso delle misure. Ad esempio la Confederazione Italia Agricoltori caldeggia un maggior prelievo sui capitali scudati in modo tale che vengano liberate maggiori risorse per le pensioni e per il rilancio dell’imprenditoria.

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