E’ un Ranieri realista, quello che stamattina alla consueta conferenza stampa alla vigilia del match dell’Inter che vedrà opporsi la Fiorentina si è presentato in quel di Appiano Gentile.
Il momento è uno dei peggiori, forse il peggiore degli ultimi cinque anni di storia nerazzurra, partendo dalla gloria del triplete e della famosa “manita“, ovvero i cinque tituli vinti in una stagione, fino ad arrivare ad oggi: un’Inter spenta, senza idee e con la mentalità da provinciale che forse l’Inter non ha mai avuto.
Per Ranieri la situazione è difficile, ma come lui stesso afferma: “Siamo in una situazione difficile, ma non siamo in Crisi: abbiamo tutto per rialzarci“. Poi il tecnico si sofferma sul triplete dei nerazzurri e sulla diversità tra l’Inter della stagione 2009/10 e l’Inter di oggi: “La squadra che ha vinto tutto non c’è più. Tutto girava alla perfezione, ora va tutto storto”
Un momento storto che certamente non può far piacere al presidente Moratti che, però capisce il momento difficile e pone massima fiducia in Ranieri che, proprio in conferenza stampa, afferma: “Il Presidente non è né arrabbiato. Capisce il momento della squadra e ci sta molto vicino”.
Ranieri poi parla della partita di domani contro la Fiorentina e chiama a gran voce i tifosi nerazzurri: “Con il loro aiuto possiamo farcela. Non devono abbandonarci in questo momento. Adesso abbiamo bisogno di tutti, del nostro stadio, del nostro pubblico: devono coccolarci e starci vicino“.
L’allenatore nerazzurro risponde poi anche alle domande su Andrea Poli, mai utilizzato nonostante abbia recuperato dal suo infortunio: “Quando giocherà Poli? Conto molto su di lui, l’ho visto bene in allenamento”.
Inoltre però Ranieri deve fare i conti con la grana Sneijder: infatti l’olandese non ha ancora potuto recuperare dall’infortunio ed è rimasto a casa. Ranieri giustifica così: “Non è stato convocato per prudenza. Oggi è stato il primo allenamento, per cui è meglio preservarlo piuttosto che rischiarlo”.
L’Inter dunque si prepara a ripartire dopo l’ennesimo stop subito dal CSKA di Mosca in Champions League con un solo imperativo: Vincere e Ritornare ad essere grande.