La famosissima bevanda Coca Cola, è stata inventata l’8 maggio 1886 ad Atlanta dal farmacista John Stith Pemberton ed ha avuto da subito un enorme successo. Il suo inventore, dopo essersi indebitato, vendette la formula ad Asa Candler – un uomo d’affari – che seppe far fruttare al meglio le potenzialità economiche del prodotto.
Fin da subito, visto il clamoroso boom commerciale, furono in molti a tentare di imitare la coca cola ma solo una persona riuscì ad andarci molto vicino. In una piccola cittadina del Nord Carolina nel 1898 il farmacista Caleb Bradham creò una bevanda analoga e la battezzò con il nome di Pepsi Cola. Già nel 1903 quest’altro colosso cominciò a dare del filo da torcere alla Coca-Cola Company.
Con il passare del tempo e degli affari, la guerra del mercato si spostò nei tribunali in un susseguirsi di cause reciproche per accusare di plagio la rivale. Forse non tutti sanno che questi due leader si contendono il primato anche per bibite “secondarie” come Powerade e Fanta per la Coca-Cola Company contro Gatorade e Tropicana per la Pepsico.
Nel 1960 la Coca-Cola Company depositò il brevetto per la sua caratteristica bottiglia dalle forme inconfondibili affinché venisse riconosciuta l’unicità del prodotto originale. Proprio collegandoci a questo episodio arriviamo ai giorni nostri e all’ultima accusa volta a Pepsico.
E’ notizia degli ultimi giorni infatti che Pepsico abbia lanciato sul mercato un nuovo formato di Pepsi in bottiglia di vetro, il problema è però che questa bottiglia presenta delle linee curve che possono – secondo i rivali – ricordare la bottiglia oggetto di brevetto definendola imitata o comunque ingannevole per il consumatore.
Come andrà a finire quest’altra disputa non è dato a sapersi, quello che è certo è che Coca-Cola Company ha richiesto un risarcimento di diversi milioni di dollari. E mentre i due titani litigano, i consumatori si dividono in fatto di preferenze. Ma la bottiglia potrà davvero fare la differenza sul mercato?
