I partiti politici stanno lavorando alacremente sulle modifiche da proporre nelle Commissioni per rendere più equa la dura manovra del Governo Monti. Lo stesso Presidente del Consiglio ha ricordato la necessità di affrettarsi ed il poco spazio di movimento sulle modifiche da proporre, ma il Parlamento resta l’unico organo sovrano. Per tale motivo verranno proposte, probabilmente all’interno di un’unico emendamento di Pdl, Pd e Terzo Polo, i seguenti 3 principali correttivi:
1) indicizzazione delle pensioni fino a 1440 euro lorde, anche negli anni 2012-2013, adesso bloccate sopra le 936 euro lorde. I soldi per lasciare i saldi invariati potrebbero essere ricavati da una diminuzione delle pensioni più ricche o di quelle baby, per un criterio d’equità, visti gli oltre 40 anni di contributi che ora si richiedono a tutti lavoratori per uscire dal lavoro;
2) ricostruire uno scalino che la Fornero ha eliminato in toto la scorsa domenica per chi, con questa riforma delle pensioni, rischia da un giorno all’altro di dover aspettare 6 anni in più per uscire dal lavoro (anche nei casi di persone anziane che hanno perso il lavoro e rimarrebbero per diverso tempo senza reddito). Essendo questa una riforma strutturale, quindi senza ricavi per lo Stato nel breve periodo, una sua modifica non richiederebbe interventi compensativi;
3) la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa o Imu come si chiamerà, potrebbe essere rinviata di 1-2 anni, o meglio ancora rimanere, ma con una franchigia di non pagamento/sconto più alta, rispetto alle 200 euro attuali, magari tenendo conto del reddito e/o del carico familiare dei possessori, così da alzare il numero degli esenti e diminuire il carico economico per i non esenti. Per finanziare tale modifica si alzerebbero le aliquote di pagamento dalla terza casa in poi.
C’è infine il discorso della tassazione dei capitali scudati, davvero troppo bassa all’1,5% attuale (si parla comunque di gente che si è comportata male nei confronti dello Stato Italiano!) e potrebbe essere raddoppiata per contribuire alla copertura delle stesse modifiche di cui sopra. Resta però un problema, perchè riuscire a riscuotere tale balzello su questi capitali anonimi, potrebbe rivelarsi in alcune situazioni difficile se non impossibile.
Le tre modifiche sopra enunciate potranno comunque trasformare radicalmente il giudizio di merito sulla manovra in toto, che resterebbe pesante, ma di certo con le caratteristiche di equità che ad oggi mancano quasi del tutto.
Una considerazione per chiudere: se i nostri politici non sono all’altezza di governare il Paese e siamo dovuti ricorrere ai tecnici, resta un mistero allora il comportamento di quest’ultimi, se alla politica siamo dovuti ritornare a nostra volta per eliminare le iniquità evidenti di Mario Monti & Company…