La manovra finanziaria del Governo Monti è ammazza pensionati. A scriverlo sul proprio sito Internet è il Codacons che, al riguardo, ha lanciato una class action gratuita, la più grande da quando è stata introdotta in Italia l’azione collettiva risarcitoria. Questo perché gli stangati dalla manovra Monti che percepiscono la pensione sono milioni in Italia. In particolare, con la class action gratuita, le cui adesioni si stanno raccogliendo da un modulo online accessibile dal sito Internet www.codacons.it, il Codacons a difesa dei pensionati chiede il rispetto dei diritti acquisiti, a partire da quelli dell’anzianità, e quindi il conseguente diritto di poter andare in pensione.
Secondo l’Associazione, in forza alla class action gratuita avviata, il cambiamento della natura delle pensioni può essere fatto da oggi in poi e non andando a colpire quelli che sono dei diritti acquisiti. Peraltro è discutibile, indipendentemente dalle soglie fissate, il blocco della rivalutazione delle prestazioni pensionistiche.
Quelli che oggi sono dei pensionati in passato erano dei lavoratori che hanno pagato i contributi sulla base di un “patto” per cui a fine ciclo lavorativo avrebbero percepito una prestazione previdenziale rivalutabile al costo della vita. Cambiare le regole a sfavore di persone che, tra l’altro, destinano quasi sempre tutta la pensione ai consumi, appare inaccettabile ai più quando invece ci sono capitali infruttuosi e sprechi che potrebbero essere “aggrediti” con una maggiore incisività. Basti pensare a quel timido 1,5% sui capitali scudati inserito in manovra, oppure al denaro, una montagna, che a quanto pare si trova in Svizzera per “vie traverse”.