Nello scorso mese di novembre in Italia le ore autorizzate di cassa integrazione, rispetto a novembre del 2010, sono scese dell’11,5% attestandosi a quota 80,3 milioni. A comunicarlo è stato l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale che, inoltre, ha rilevato per il periodo da gennaio a novembre del 2011 un calo delle ore autorizzate del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo su base annua è guidato dalla cassa integrazione in deroga, crollata del 28%, mentre quella straordinaria è scesa del 5,4%.
La Cigo, ovverosia la cassa integrazione guadagni ordinaria, è invece aumentata dell’1,9% per effetto soprattutto del comparto industriale con un +4,7%, mitigato solo in parte dalla caduta delle ore autorizzate in edilizia con un -7,7%. Molto critica, come al solito peraltro, è stata la lettura dei dati Inps sulla cassa integrazione, aggiornati al mese di novembre del 2011, da parte della Cgil.
Fulvio Fammoni, segretario confederale del Sindacato, ha infatti sottolineato come anche quest’anno ci avvicineremo alla soglia del miliardo di ore di ore autorizzate di cassa integrazione. Secondo l’esponente sindacale trattasi di un dato terrificante accompagnato tra l’altro da casi di aziende che, rinunciando direttamente all’accesso agli ammortizzatori sociali, pianificano riduzioni di personale così come dimostrato dalla crescita delle domande di indennità di disoccupazione. Insomma, nonostante il peggio per l’occupazione in Italia sia alle spalle, la situazione rimane comunque molto critica ed a rischio di nuove e pesanti ricadute visto che nel 2012 l’Italia, di questo passo, rischia di entrare in recessione economica.