Egitto, ballottaggi aumentano trionfo islamici

Sono giunti i risultati del ballottaggio in un terzo dei governatorati che lo scorso lunedì è tornato al voto a una settimana di distanza dalle prime libere elezioni del dopo Mubarak. E se al primo turno era stato un trionfo per le liste islamiche, il ballottaggio ha persino ampliato tale valanga di voti in loro favore, relegando a una sparuta minoranza le formazioni laiche e liberali, che sono andate molto, molto peggio del previsto. In particolare, il sistema elettorale complesso dell’Egitto prevede che i due terzi dei seggi siano assegnati con sistema proporzionale con liste chiuse, mentre il restante terzo con mandati uninominali. E sui 54 seggi diretti, 36 sono andati ai Fratelli Mussulmani e otto alle altre liste islamiche, specie i salafiti. Soltanto i restanti dieci seggi, meno di un quinto, vanno al resto delle forze politiche. E nel proporzionale, Libertà e Giustizia ha sbaragliato tutti con il 36,6%, seguiti dai salafiti con il 24,4%. Soltanto loro due insieme hanno preso il 60% dei voti, ma aggiungendo anche i risultati delle altre formazioni islamiche, in tutto i partiti religiosi hanno ottenuto l’81% dei consensi.

E mercoledì andrà a votare un altro terzo dei 27 governatorati. Anche in quel caso ci sarà il ballottaggio dopo una settimana, così come per l’ultimo terzo chiamato alle urne, a gennaio. Ma la situazione sembra essere quella di un trionfo ovunque degli islamici.

E se i militari temono che lo strapotere delle liste islamiche li ridimensioni più del previsto, adesso sono gli artisti a temere che il nuovo corso egiziano possa portare a una riduzione della libertà di espressione. Tuttavia, il partito che fa riferimento ai Fratelli Mussulmani, Libertà e Giustizia, ha voluto rassicurare sul fatto che non ci sarà censura, perchè l’islam non vieterebbe l’arte. Un discorso che non convince moltissimo gli addetti ai lavori, visto che in questi giorni il sito web di uno di loro è stato attaccato da hacker e al posto del suo viso è comparso il logo di Libertà e Giustizia.

Ma la vera incognita è rappresentata dai salafiti, vicinissimi alle istanze filo-talebane e contrari alla commistione con la civiltà occidentale e con gli ebrei di Israele. Per questo, i Fratelli Mussulmani restano per USA e UE la speranza di un nuovo corso islamico, ma dalle fondamenta moderate e compatibili con la democrazia.

 

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