29° Edizione Torino Film Festival – Sezione Torino 29

Il Torino Film Festival, proprio come l’edizione di quest’anno e tutte quelle precedenti, consta di una serie di sezioni riguardanti gli stili, i generi, gli autori, le tendenze più rappresentative, innovative e particolari del fare cinema. La prima categoria indagata si chiama “Torino 29“, ed è riservata a registi che presentano opere prime, seconde o terze. Il concorso è nato principalmente per ricercare e scoprire talenti soprattutto internazionali, e in passato sono stati protagonisti di “Torino 29“, giovani autori come Tsai Ming-liang, David Gordon Green, Chen Kaige, Lisandro Alonso, Pietro MarcelloDebra Granik.

La 29° edizione del festival quindi, ha visto avvicendarsi sul grande schermo delle sale Massimo, Reposi e Greenwich, ben 16 film di nuova produzione ed inediti in Italia tra i quali:

17 Filles/17 Ragazze di Delphine e Muriel Coulin (Francia, 2011, 90’) – Tratta da un fatto vero accaduto nel 2008 nel Massachusetts, questa è la storia di un gruppo di adolescenti, che in un piccolo paese della Bretagna, decidono insieme di stravolgere le loro “noiose” vite di provincia, facendo qualcosa di sconvolgente. Le ragazzine resteranno incinte contemporaneamente, dovendosela poi vedere con le incomprensioni di genitori e “fidanzati”. Singolare ribellione sociale dove si pretende di affrettare i tempi per sentirsi già grandi, quando invece probabilmente non si è ancora pronti per affrontare la vita “vera”.

50/50 di Jonathan Levine (USA, 2011, 99’) – Storia di Adam, ventisettenne realizzato sentimentalmente e professionalmente, al quale un bel giorno viene diagnosticata una rara forma tumorale. Il giovane dovrà cercare così di convivere con il suo male, e con le reazioni contrastanti delle persone a lui vicine, dall’amico Kyle che usa la malattia di Adam per far colpo sulle ragazze, alla madre che si abbandona alle proprie paure, alla fidanzata Rachael che sopporta con difficoltà ciò che è capitato ad Adam, e a Katherine, la sua psicologa, che lo aiuterà ad affrontare con coraggio il suo calvario, non smettendo mai di credere ad una possibile guarigione. “50/50” è un inno alla vita, dono meraviglioso da perseguire a tutti i costi, anche quando il destino cerca di “remare” contro.

Á Annan Veg/ Either Way di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson (Islanda, 2011, 84’) – Storia di Finnbogi e Alfred, dipendenti della compagnia stradale islandese, che trascorrono l’estate lavorando sulle strade deserte del Nord del paese. A stretto contatto l’uno con l’altro, avendo come sfondo la desolata natura circostante, impareranno a conoscersi e a diventare amici. Film caratterizzato da lunghe inquadrature in movimento e in formato panoramico, dove spesso è l’ambiente stesso a diventare personaggio principale della vicenda, e a dialogare silenziosamente con lo spettatore e gli attori della pellicola.

Attack The Block di Joe Cornish (UK/Francia, 2011, 88’) – Storia di una gang di ragazzini, che in un quartiere popolare di Londra, durante una rapina ai danni dell’infermiera Sam, diventano testimoni involontari e “scomodi” di un evento incredibile, offerto da un meteorite che si schianta poco lontano da loro. In seguito, fuoriesce dalla roccia una creatura che il gruppo di giovanissimi teppisti elimina senza problemi, non immaginando di certo che questo strano ed inspiegabile “incidente”, sia l’inizio di una vera e propria invasione di alieni, provenienti dallo spazio profondo per vendicare la morte del loro simile. I ragazzini diventeranno così gli eroi della situazione, vendendo cara la pelle.

Ghosted di Craig Viveiros (UK, 2011, 102’) – Storia di Jack, che imprigionato in un carcere inglese, cerca di comportarsi in maniera irreprensibile, per uscire prima e poter rivedere l’amata moglie. Quando però la donna lo abbandona, nel giorno dell’anniversario della morte del figlio, l’uomo rinuncia a combattere, dal momento che la libertà alla quale così tanto anelava, non ha più alcun significato. L’arrivo di Paul sembra trasmettergli nuova linfa vitale per andare avanti e, nonostante il ragazzo voglia entrare a far parte della cerchia violenta di prigionieri capeggiati da Clay, Jack decide di proteggerlo anche a costo della propria vita, fino a quando non scoprirà che tra lui e Paul esiste un filo sottile che li lega indissolubilmente.

I Più Grandi Di Tutti di Carlo Virzì (Italia, 2011, 100’) – Storia dei Pluto, band rock toscana che dopo due album e un brano in un noto spot televisivo, sparisce nel nulla. Quindici anni dopo il suo scioglimento, un fan contatta il gruppo per girare un documentario. Film su un genere di musica che non morirà mai, sulle seconde occasioni, sulla difficoltà di crescere, e sulla spensieratezza che solo la giovinezza è in grado di offrire.

Serbuan Maut / The Raid di Gareth Huw Evans (Indonesia, 2011, 100’) – Storia di un gruppo di poliziotti intenzionati ad espugnare un edificio fatiscente, nascondiglio di ladri, assassini e stupratori, per catturare il potente signore della droga chiamato Tama. La squadra di Swat riesce ad entrare nel palazzo, ma scoperti, finiscono per essere intrappolati. La loro missione sarà quindi quella di lottare per sopravvivere, stanza dopo stanza, piano dopo piano. Un gioco al massacro con coreografie degne dei più bei film di arti marziali cinesi, assolutamente imperdibile per tutti, ma in special modo per gli amanti delle pellicole d’azione del Sol Levante.

Tayeb, Khalas, Yalla  / Ok, Enough, Goodbye  di Rania Attieh e Daniel Garcia (Emirati Arabi Uniti/Libano, 2011, 93’) – Storia di un quarantenne, che a Tripoli vive ancora con la madre. Ma quando la donna se ne va, l’uomo si sente perso, cercando disperatamente qualcuno che gli possa voler bene e tenergli compagnia. L’amicizia con un bambino, la relazione con una prostituta tramite lo scambio di sms, e l’assumere alle proprie dipendenze una cameriera etiope che però non conosce la sua lingua, lo aiuteranno a vivere meglio.

Le Vendeur di Sébastien Pilote (Canada, 2011, 107’) – Storia di Marcel Lévesque, venditore di automobili vicino alla pensione, il cui unico desiderio, a parte quello di continuare ad avere vicino le persone a lui più care, rappresentate dalla figlia Maryse e dal nipote Antoine, è rappresentato dal fatto di mantenere il primato come “miglior venditore di automobili del Québec“. La chiusura della principale industria automobilistica della città a causa della crisi economica, però incombe… Come fronteggiare la spiacevole situazione? Film toccante e colmo di valori e sentimenti, calato profondamente e perfettamente nelle piccole e grandi difficoltà della realtà attuale, che tutti noi in un modo o nell’altro, siamo costretti a vivere.

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