Sciopero manovra Monti: i Sindacati tornano uniti

Dove non c’è riuscito l’ex Premier, Silvio Berlusconi, c’è riuscito invece il nuovo Presidente del Consiglio Mario Monti, a capo del Governo tecnico che dovrà salvare l’Italia. Dopo averlo prima proclamato separatamente, infatti, Cigl, Cisl e Uil hanno trovato a sorpresa la piattaforma unitaria per uno sciopero generale. Trattasi in verità di un mini-sciopero, della durata di tre ore per lunedì prossimo, 12 dicembre del 2011. E’ stata fatta la media tra le due ore di sciopero proclamate nei giorni scorsi da Cisl e Uil, e le quattro ore della Cigl guidata dal Segretario Nazionale Susanna Camusso.

Cgil, Cisl e Uil non hanno per nulla digerito la stangata sulla previdenza messa a punto in Consiglio dei Ministri dal Governo Monti. In particolare, sembra pesante, pesantissima, la misura che blocca le rivalutazioni delle prestazioni pensionistiche al di sopra del doppio del livello minimo. Al riguardo ci sono comunque delle aperture da parte dell’Esecutivo all’innalzamento di tale limite, ma i Sindacati chiedono correttivi, tra l’altro, anche sui lavoratori precoci che oramai negli ultimi anni inseguono la pensione senza riuscire mai ad ottenerla.

Dal fronte prettamente politico, intanto, anche il Partito Democratico di Bersani ha apertamente chiesto modifiche alle misure sulle pensioni partendo proprio dall’innalzamento delle soglie di rivalutazione delle prestazioni previdenziali. Il tutto fermo restando che i tempi sono molto stretti, e che il mercato difficilmente accetterà rinvii e ritardi visto che il tempo oramai è scaduto, e dato che lo spread Btp-Bund è ancora troppo alto per essere sostenibile a lungo termine.

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