Mancano oramai poco più di tre settimane alla fine del 2011, un anno all’insegna dei rincari, forse ancor peggio dei precedenti, a partire dallo scoppio della crisi, visto che sono arrivate le manovre finanziarie, una dietro l’altra, che renderanno in media gli italiani più poveri. L’ultimissimo rincaro arriva proprio “grazie” alla manovra del Governo Monti attraverso l’aumento delle accise sulla benzina. Anche il Governo dell’ex Premier Silvio Berlusconi più volte quest’anno ha aumentato le accise, ragion per cui da questo punto di vista la linea del nuovo Governo tecnico non è cambiata.
L’aumento delle accise sulla benzina individua “soldi facili” e sicuri per le casse dello Stato visto che colpisce la collettività in maniera indiscriminata, dai più ricchi con una fila di Suv in garage, alle famiglie meno abbienti che magari hanno una macchina vecchia di dieci anni. Il nuovo aumento dei prezzi dei carburanti porta inoltre la stangata 2011, generata dall’aumento dei prezzi e delle tariffe, a ben 1.668 euro medi a famiglia.
E’ questa infatti la nuova stima della Federconsumatori nel ricordare come l’aumento dei prezzi nelle ultime settimane sia stato “agevolato” anche dall’aumento dell’aliquota Iva ordinaria dal 20% al 21%. Ma al peggio non c’è mai fine visto che dall’1 ottobre del 2012 questo attuale 21% potrebbe diventare 23%. La stangata da aumento Iva sarebbe pesante visto che, in accordo con le stime formulate dal Codacons, è pari a ben 675 euro annui per una famiglia di tre persone senza prendere in considerazione i classici arrotondamenti verso l’alto.