Sul cosiddetto “superbollo” il Governo Monti fa dietro front, o meglio corregge il tiro e ritocca la “tassa sulle auto di lusso”. La stangata che arriverà sul mondo dell’auto dal 1° gennaio 2012, più che alleggerita, è stata “ridimensionata” per contenerne gli effetti: 20 euro ogni chilowatt eccedente i 185 e non più i 170, come precedentemente annunciato, equivalenti a 251 cavalli (e non più a 231).
Il comma 1 dell’articolo 16 del Decreto “Salva Italia” è stato modificato: “A partire dall’anno 2012 – si legge nel testo uscito dal Consiglio dei Ministri – l’addizionale erariale della tassa automobilistica è fissata in euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centottantacinque chilowatt”.
Contro la versione precedente del provvedimento, giudicata “troppo estrema”, che fissava a 170 chilowatt la soglia dopo cui far scattare la tassazione maggiorata, il Governo fa marcia indietro e abbassa il tiro. La nuova soglia è 185 chilowatt. In sostanza, la norma “corregge” quella introdotta la scorsa estate, a luglio, dal governo Berlusconi, che prevedeva 10 euro in più a Kw aggiuntivo oltre la soglia dei 225. La soglia passa così da 225 a 185 kW. La scadenza? Quella del normale bollo auto, ma andrà fatta attraverso il modulo “F24 elementi identificativi”. Le sanzioni invece saranno pari al 30 per cento dell’importo non versato a cui si aggiungerà l’importo della tassa stessa.
La manovra “Salva Italia” e anticrisi colpisce il lusso, ma non solo quello che viaggia a quattro ruote. Oggetto della manovra anche imbarcazioni e aeromobili: per le prime l’addizionale sarà proporzionale alla lunghezza dello scafo, per i secondi ad incidere sul calcolo sarà il peso.