A differenza delle previsioni fortemente negative formulate da alcune Associazioni di Consumatori, il Natale 2011 dal fronte dei consumi non dovrebbe essere particolarmente gelido. Questo almeno stando alle stime elaborate dall’Ufficio Studi della Confcommercio secondo cui per i consumi non sono attesi risultati disastrosi; certo, c’è un diffuso sentiment negativo che, in ogni caso, dovrebbe far sì che il Natale 2011 non si presenti peggiore rispetto allo scorso anno.
Dall’indagine è emersa una buona tenuta delle previsioni di acquisto per gli alimentari e per i giocattoli a fronte di un raddoppio della quota di persone pronta ad acquistare i regali di Natale 2011 via Internet. Le maggiori criticità riguardano invece i settori dell’abbigliamento, dell’editoria e degli elettrodomestici, così come la caccia agli acquisti hi-tech, per la prima volta dopo anni, dovrebbe mostrare secondo la Confcommercio qualche segno di cedimento. D’altronde con i rincari imperanti, e con i redditi messi sotto pressione dalle manovre finanziarie, il potere d’acquisto delle famiglie italiane tende inesorabilmente a ridursi.
Anche la Confesercenti nei giorni scorsi ha alzato il velo sulla consueta indagine sui consumi natalizi, dalla quale è emerso un sentiment delle famiglie italiane improntato alla prudenza. Non a caso, dal Rapporto Confesercenti-Swg è emerso come gli italiani in prevalenza utilizzeranno le tredicesime 2011 per saldare spese pregresse e, quando possibile, per mettere qualcosa da parte. Ed in ogni caso, come da tradizione, gli italiani a tutto rinunceranno a Natale tranne che ad imbandire la tavole per il cenone e per il pranzo del 25 dicembre.