E’ finita come tutti ci aspettavamo, lo stile è cambiato molto rispetto al governo precedente, ma le misure sono altrettanto inique ed ancora più vessatorie verso la povera gente. Leggendo attentamente il testo della manovra, come pochi hanno fatto, verrebbe voglia davvero di far saltare tutto: “E’ una vergogna!”.
Ci chiediamo poi dove sia l’equità tanto reclamizzata da Mario Monti, anche ieri in conferenza stampa (avrà pronunciato tale parola almeno 30 volte). L’unica equità che possiamo scorgere nella manovra è che pagano in parti uguali miliardari e morti di fame. Come? Semplice! Stesse aliquote sulle case: sia chi ne ha una sola e magari con un mutuo enorme sopra le spalle, sia chi ne ha 10, paga lo stesso 0,4% sul valore catastale della prima casa, che sarà rivaluto del 60% (non del 5 o 10 come si pensava), fregandosene, per mancanza di tempo, delle distorsioni che oggi esistono (a Roma per esempio ai Parioli le abitazioni hanno meno valore catastale rispetto a quelle del quartiere ultra-popolare del Casilino). Io insomma, a proposito di equità, pagherò la stessa aliquota sulla prima casa di sir Mario Monti.
Poi per 2 anni gli aumenti delle pensioni, sia per chi guadagna 937 euro al mese, sia per chi guadagna 100 mila di euro al mese, saranno bloccati! Aumenterà l’Iva, che colpirà allo stesso modo sia i stra-ricchi che i disoccupati, poveri, emarginati ecc. ecc.
Può sembrare un discorso banale, ma se sospendiamo la democrazia per affidarci a dei tecnici nominati solo da Napolitano e neanche loro hanno il benché minimo coraggio di assumere decisioni che tutelino chi ha meno rispetto ha chi ha di più, allora a che serve tutto questo? E poi perché ci siamo fatti prendere in giro per 15 giorni da questi individui che non facevano altro che dichiarare: “Chiederemo a chi ha di più e non chi ha di meno”, per poi trovarci di fronte ad una manovra che non contraddice l’iniquità di 50 anni di politica italiana?
E’ normale che non si tocchino le aliquote Irpef ed i patrimoni (o forse è la prima casa il patrimonio da colpire per Monti?) dei super-ricchi e che tutte le nuove entrate che non andranno destinate per la copertura del debito verranno affidate al 100% all’abbattimento delle tasse sulle aziende (giusto, per carità!), ma senza dare 1 centesimo ai lavoratori con reddito basso, che ora saranno investiti da un’inflazione galoppante, sorretta dal prossimo aumento dell’Iva senza precedenti, con conseguente logica riduzione ulteriore dei consumi?
E poi, abolire le finestre sul pensionamento obbligherà senza preavviso persone che dovevano andare in pensione tra 20 giorni a dover aspettare anni, così, dall’oggi al domani (la Fornero piange in conferenza stampa, ma le lacrime vere sono quelle della gente a casa, vessata da quest’infamia!)!
Ci sono anche tante idee buone nella manovra, seppur in percentuale esse siano molto poche rispetto a quelle ingiuste, e comunque per il contenuto di quelle vi lascio ai politici e giornali ossequiosi dello status quo, con l’aiuto dei quali potrete scoprirle nel dettaglio.