Profilattici vietati in Rai? Scoppia la bagarre e nessuno ne sa niente

E’ cominciato tutto da una comunicazione pubblicata sul Corriere della Sera, una email apparentemente spedita da un’assistente alla direzione di Radio1, addirittura con “alta priorità”, diretta ai responsabili della programmazione Rai nella Giornata Mondiale contro l’Aids: “Nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominata esplicitamente la parola profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test HIV in caso di potenziale rischio”. Come è facile immaginare, la polemica è esplosa immediatamente, e se il direttore di Radio1 Antonio Preziosi tiene a precisare che , di fatto, non vi è stata c’é stata “alcuna limitazione all’uso della parola profilattico nelle trasmissioni”, a Rosaria Iardino, presidente Nps (Network Persone Sieropositive), pare invece risulti che nei comunicati ufficiali e durante la conferenza stampa dedicata alla ricorrenza, le parole “incriminate” non siano mai state menzionate.

Interpellato in merito, il ministro della Salute Renato Balduzzi nega decisamente un coinvolgimento del suo dicastero, ribadendo che la prevenzione “passa anche attraverso il preservativo o il profilattico” mentre la Rai, a sua volta, asserisce che non risulta siano state emanate direttive dell’azienda in tal senso ed annuncia una indagine interna per stabilire la verità dei fatti.

In ogni caso, si propende per attribuire ad una sorta di “errore di comunicazione” il curioso “scambio epistolare”. Il portavoce del ministero della Sanità ha spiegato ancora che sono effettivamente partite indicazioni per far presente che “quest’anno la campagna di sensibilizzazione puntava tutto sullo slogan ‘Non abbassare la guardia, fai il test‘, lasciando ogni ulteriore iniziativa ai dirigenti della Rai. Usigrai e cdr del Giornale Radio Rai vanno però all’attacco, condannando quella che definiscono una “inaccettabile censura” e spingendo la direzione generale ad avviare la sopracitata indagine. A livello politico intervengono invece i Radicali, che hanno inoltrato delle interrogazioni al ministro Balduzzi ed al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, per quanto di sua competenza sulla Rai.  Dal Pd le deputate Anna Paola Concia e Pina Picerno chiedono a loro volta di fare chiarezza, annunciando analoghe iniziative, così come Silvana Mura per Idv.

Intanto le associazioni per i diritti civili e delle persone gay esigono di rimediare alla gaffe con adeguate iniziative. Già ieri, domenica mattina, gli attivisti del Gay Center hanno inscenato una manifestazione a Roma, davanti alla sede Rai di Viale Mazzini, distribuendo profilattici e protestando “contro la censura sul preservativo in occasione della giornata contro l’Aids”.

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