Egitto, è ufficiale: islamici al 65%. Divisioni tra Fratelli Mussulmani e salafiti

Sono definitivi i dati delle elezioni di una settimana fa in Egitto e confermano in pieno i risultati preliminari del dopo-voto. I Fratelli Mussulmani hanno ottenuto la maggioranza relativa dei voti, con il 36,62% e 3,5 milioni di schede in loro favore. Al secondo posto si piazzano i salafiti, ossia un gruppo filo-talebano, con il 24% e 2,4 milioni di voti. Il Blocco egiziano del magnate Naguib Sawiris ha ottenuto un miserrimo 13,35% dei consensi, mentre ancora il 4,27% dei consensi è andato a una formazione islamico-moderata. Dunque, in totale gli islamici hanno ottenuto i due terzi dei voti circa, assestando un colpo durissimo e oltre le previsioni per i laici e i liberali, che hanno ottenuto qualche voto solo nei quartieri ricchi delle grandi città, segno della loro scarsissima capacità di rappresentanza tra le fasce popolari e nelle campagne.

Ma ritenere le tre formazioni filo-islamiche un po’la stessa roba non sarebbe corretto. Perchè i Fratelli Mussulmani non sono i salafiti. Questi ultimi rappresentano la grande sorpresa delle elezioni della settimana scorsa e nessuno si attendeva questo enorme successo, che adesso inquieta non solo l’Occidente ma anche la stessa giunta militare al potere.

Barba lunga, tunica lunga, i salafiti sono un gruppo di religiosi estremisti, vicini alle posizioni di Al Qaida, che vorrebbero imporre il Corano quale testo fondamentale per le leggi. Anzi, predicano l’abrogazione di tutte le leggi contrarie al loro testo sacro e chiedono che vengano banditi testi “sacrileghi”, nella lista dei quali rientrano pure semplici raccolte di barzellette, oltre che l’alcool e la promiscuità. Al contrario dei Fratelli Mussulmani, essi sono per la rottura dei rapporti diplomatici con l’Occidente e con Israele, soprattutto.

Non è un caso che dopo questo primo turno elettorale, che ha riguardato 9 governatorati su 27, i Fratelli Mussulmani si stiano facendo interpreti delle paure della minoranza cristiana, che in Egitto conta ben 10 milioni di fedeli, rassicurando su una politica centrista e non fanatica e ponendosi quali interlocutori credibili e privilegiati dell’Occidente.

Per questo, essi hanno annunciato che non formeranno alcuna coalizione di governo con i salafiti, mentre vorrebbero creare una maggioranza con i laici e i liberali, cosa che li renderebbe molto ben visti da USA ed Europa.

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