Commerzbank in crisi e governo tedesco vuole nazionalizzarla

Il secondo istituto di credito tedesco, Commerzbank, sarebbe in serie difficoltà e ciò avrebbe indotto la cancelliera Angela Merkel a pianificare una possibile nazionalizzazione della banca, attraverso la riattivazione del fondo pubblico SoFFin, che fu messo in piedi nel 2008, proprio per dare vita ai salvataggi dalla tempesta finanziaria americana, godendo di 280 miliardi di risorse.

Già tre anni fa, la banca fu salvata da un intervento del governo, che fece entrare lo stato nel capitale, con il 25% più una azione. Ma la situazione quest’anno non è affatto migliorata e solo nel terzo trimestre del 2011 Commerzbank ha subito una perdita operativa di 835 milioni, per effetto di svalutazioni per 800 milioni sui bond ellenici e avendo anche in portafoglio 7 miliardi di BoT e BTp italiani.

L’Eba ha richiesto all’istituto una ricapitalizzazione di quasi 5 miliardi, sebbene le ultime stime sulla patrimonializzazione parlino di un Core Tier1 al 9,4%, superiore alla soglia minima del 9% richiesta dall’autorità bancaria europea.

Ma il nuovo deterioramento del patrimonio netto, sceso sotto i 25 miliardi, con un valore di capitalizzazione di appena 7,5 miliardi, avrebbero spinto l’ad Martin Blessing a chiedere aiuto ancora una volta allo stato.

Il piano di Commerzbank prevede, tra gli altri punti, anche il riacquisto di suoi bond ibridi per un valore di 600 milioni. Ciò dovrebbe consentire all’istituto di iscrivere a bilancio una voce attiva, per effetto del prezzo inferiore delle obbligazioni sul mercato, rispetto al valore di emissione o vendita.

La notizia della probabile nazionalizzazione della banca è stata riportata dal settimanale Der Spiegel e oggi il titolo ha perso in borsa il 4%.

 

 

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