L’imprenditore di colore della catena della pizza “Godfather” che a settembre era sceso in campo per il Partito Repubblicano quale candidato alla nomination per la Casa Bianca, Herman Cain, ha annunciato ieri sera di avere deciso di abbandonare la corsa per via delle continue accuse nei suoi confronti di molestie sessuali, culminate con le rivelazioni di una donna, Ginger White, secondo cui sarebbe stata la sua amante negli ultimi 13 mesi, solo per fare sesso. L’immagine dell’uomo è stata così travolta da un’ondata di scetticismo sulle sue possibilità di arrivare a Washington. Infatti l’uomo è stato al centro dell’attenzione delle primarie del GOP, prima per la sua proposta fiscale del 9-9-9, che ha fatto molto discutere di sè e poi anche per alcune gaffe di politica estera (non sapeva nulla della Libia), che lo hanno posto in negativo nei dibattiti tra Repubblicani.
Ad ogni modo, egli ha guidato i sondaggi per alcune settimane, tanto da essere stato considerato per molti giorni il papabile anti-Obama in una eventuale corsa tutta tra afro-americani che si sarebbe tenuta il prossimo anno.
Ma Cain, che ha dato l’annuncio dell’addio, presentandosi in compagnia della moglie, ha prima dichiarato di essere addolorato per le accuse che hanno colpito lui e la famiglia e poi ha ribadito il suo impegno per cambiare Washington, ma non da presidente, bensì da esterno. Si attende che ora indichi il candidato del GOP che intende appoggiare, perchè malgrado sia travolto dagli scandali, gode di una forte presa tra l’elettorato più conservatore e ribelle contro l’ingessata Washington delle tasse e dell’immobilismo politico.
E non ci sarebbero ora dubbi sul fatto che la corsa per accaparrarsi la nomination resti tutta tra il mormone ex governatore del Massachussetts, Mitt Romney, e l’ex speaker del Congresso, Newt Gingrich. Il primo avrebbe una maggiore presa sugli elettori indipendenti, ma soffre di una mancanza di gradimento della base più di destra del partito. Al contrario, Gingrich ha un’ottima reputazione, per la sua esperienza al Congresso, tanto che lo stesso Bill Clinton qualche giorno fa lo ha lodato pubblicamente, mentre sembra avere una maggiore capacità di rappresentanza dell’elettorato più conservatore. Il suo difetto, spiegano coloro che seguono la macchina delle primarie, è di essere solo, di non godere nè di cospicui finanziamenti, nè di uno staff ampio che lo affianchi, tutte cose che ha Romney.