Decisamente una seduta positiva, quella che sembra iniziata a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib in crescita del 2,24%. E cosa forse ancora più importante è il trend che si registra sul mercato secondario dei titoli di stato, i cui rendimenti continuano la fase di forte restringimento sui Bund tedeschi, come già era accaduto due giorni fa e ieri.
In mattinata, lo spread tra i decennali BTp e i Bund tedeschi è sceso a 434 punti base, dai 450 dell’apertura. E questo porta a un ulteriore abbassamento del rendimento decennale, che già stamattina scendeva intorno al 6,60%. Si pensi solo che tre sedute fa, il decennale era arrivato a rendere il 7,40%, mentre il differenziale era volato a 518 punti.
Anche lo spread tra i Bonos e i Bund è in forte calo, attualmente in zona 354 punti, con i decennali spagnoli che rendono così intorno al 5,80%. E’ molto presto per parlare di un’inversione di tendenza, anche perchè questo calo molto vistoso è determinato dall’euforia per l’intervento coordinato tra le banche centrali, BCE inclusa, che si sono impegnate a scambiarsi liquidità a un livello medio dei tassi più basso.
Questo lascia intendere agli investitori che la liquidità sui mercati dovrebbe aumentare, specie in favore delle banche, che risultano ad oggi le più colpite dalla tempesta finanziaria e dalle conseguenti necessità di ricapitalizzarsi.
A incidere positivamente sulla seduta in corso potrebbero essere anche le parole del cancelliere tedesco Angela Merkel, che al Bundestag ha affermato che bisogna fare di tutto per impedire il crollo dell’euro, mostrando una determinazione, che non può che giovare alla credibilità della moneta unica.
Positive, infatti, anche Parigi, a +2% e Francoforte a +1,8%.