Domani in data 3 dicembre 2011, avrà luogo il vernissage della mostra fotografica “Anima Birmensis”, alle ore 16,30 presso Urban Centre Via Turati n. 6 Monza (MI); la mostra tratterà le immagini del fotografo Piergiorgio Pescali e durerà fino al 13 dicembre 2011. Le opere che si troveranno esposte rappresenteranno la Birmania con scenari, luoghi e situazioni diverse dal contesto turistico che si è soliti visionare nei documentari televisivi.
Si tratta di 60 fotografie che sono state stampate in formato maxi per rendere ancor più penetrante e vero l’oggetto protagonista dell’immagine. Le stesse fotografie sono state già esposte in altre gallerie sparse per il mondo: Giappone, Canada, Stati Uniti e Thailandia. Il fotografo ha girato per il paese birmano alla ricerca dello sguardo perfetto, di quel volto, viso o individuo capace di esprimere al meglio la realtà birmana. Quella che si vive all’interno della reale condizione locale e geografica, quella generalmente nascosta agli obiettivi delle telecamere.
Vedere la Birmania così come non si è soliti conoscere né una nazione né tanto meno un popolo. Il fotografo Piergiorgio Pescali non è di certo nuovo a queste iniziative; lui stesso come giornalista oltre che fotografo ha intervistato diverse volte la leader del movimento democratico Aung San Suu Kyi, nonché premio Nobel per la pace. La mostra fotografica Anima Birmensis, rappresenta un luogo viaggio intrapreso dal fotografo attraverso i territori asiatici; per lui queste terre sono state sempre fonte d’interesse e curiosità, spinto sia dalla bramosia del giornalista ma anche da quella di fotografo che l’hanno portato a intrappolare con la sua macchina fotografica legata al collo, ambienti e siti geografici spesso reclusi agli stessi stranieri.
I suoi viaggi in Birmania sono famosi e numerosi; avventure che l’hanno portato più volte a vivere situazione spesso anche al limite del pericolo concesse ad un fotoreporter; è stato uno tra i pochi che ha avuto l’onore di intervistare il Dalai Lama oltre a Prachanda il leader del movimento maoista del Nepal. Collabora con diverse riviste ed ha pubblicato tanti articoli che sono stati tradotti in diverse lingue in tutto il mondo. E’ un profondo conoscitore delle terre asiatiche, di certo le sue fotografie avranno tanto da raccontare; buona visione.
