Eccoci arrivati al nostro consueto appuntamento per conoscere o riscoprire la frutta di stagione. In questo mese di dicembre, mese ancora autunnale, possiamo portare sulle nostre tavole mele, pere, kaki, mango, kiwi, arance, ananas, banane, pompelmo, avocado, melograno e mandarini.
I mandarini sono originari della Cina e del Laos. Quando arrivarono per la prima volta nelle nostre zone, vennero chiamati col nome che portano ancora oggi solo per associare la loro nobiltà alle massime autorità cinesi che erano appunto i “mandarini”.
Molto simili all’arancia – ma più dolci e più piccoli – i mandarini hanno la buccia liscia, di colore arancio vivo, molto profumata e la polpa molto succosa e zuccherina. Si distinguono in: King (sotto la cui categoria troviamo le varietà Avana e Tardivo di Ciaculli), Satsuma e Cleopatra che sono molto apprezzati anche come pianta ornamentale; il mandarino Cinese che solitamente viene conservato sotto spirito oppure consumato senza togliere la buccia e i mandarini Tangor. Il mandarino, inoltre, è utilizzato per creare degli ibridi: insieme all’arancia dà vita al mandarancio; insieme al mandarancio dà vita alle clementine e insieme al pompelmo dà vita al mapo.
Questi frutti sono un’ottima fonte di vitamina C ma anche di zuccheri, calcio, fibre e potassio; sono diuretici, aiutano a rafforzare le nostre difese immunitarie, sono utili alle ossa e all’intestino. Essi sono molto utilizzato anche per creare fragranze profumate e in cosmesi: il suo olio infatti è molto emolliente ed è usato contro le smagliature e la cellulite.
Al momento dell’acquisto, la buccia deve essere liscia, di colore brillante e tesa, non molle; si conservano a temperatura ambiente, in luogo fresco e asciutto, per quasi una settimana oppure in frigo fino a 10 giorni. In cucina vengono consumati freschi o nelle macedonie oppure nella preparazione di dolci, gelatine, sorbetti, marmellate, liquori e sciroppi.