Anche compiere il proprio dovere o fare del bene ad un animale in difficoltà può generare polemiche.
Sulle montagne del comune di San Vincenzo Valle Roveto (L’Aquila), un uomo chiama I vigili del fuoco perché il suo cane si è perso. A causa del buio i vigili decidono di intraprendere le ricerche a partire dall’alba del giorno seguente, dunque con le prime luci del mattino che avrebbero reso le ricerche più efficaci.
Il giorno seguente i vigili del fuoco iniziano le ricerche e per ritrovare il cane si alzano in volo con l’elicottero del corpo nazionale. Il cane viene individuato, messo in salvo e consegnato al suo padrone.
Un episodio del tutto normale, che non meriterebbe altre parole al di fuori di un ringraziamento speciale ai Vigili del Fuoco che hanno aiutato un comune cittadino a ritrovare il suo amico a quattro zampe, ma purtroppo non è così semplice. Qualcuno ha pensato bene di indignarsi dinanzi alla decisione di utilizzare l’elicottero per salvare un cane, il che avrebbe comportato un inutile spreco di danaro pubblico.
“Il compito dei Vigili del fuoco è quello di assicurare soccorso tecnico urgente, indipendentemente se si tratta di persone, animali o cose e valutando, caso per caso, la situazione specifica dove intervenire”. Così hanno risposto i vigili del fuoco intervenuti nel salvataggio, i quali si sono meravigliati dell’attenzione rivolta al caso, dal momento che episodi del genere si verificano di continuo.
I vigili hanno poi precisato che il cane si trovava in una zona montuosa dove per arrivarci vi sarebbero volute tre o quattro ore, più il tempo necessario per le ricerche e quello per riscendere dalla montagna.
In realtà in una storia del genere, dove per fortuna si può parlare di lieto fine, resta solo l’amarezza dovuta al fatto che dei vigili del fuoco che hanno ricongiunto un uomo e il suo cane debbano giustificarsi per aver fatto il proprio dovere.