Male la partenza di Piazza Affari nella seduta odierna, con un calo in avvio dell’1% sui valori di chiusura di ieri, gravata, come le altre piazze finanziarie, dal declassamento di 37 banche internazionali da parte di Standard & Poor’s, tra le quali figurano colossi come Goldman Sachs, Citigroup, Bank of America, Jp Morgan.
Male anche l’andamento del mercato dei bond italiani, con il differenziale di rendimento tra i nostri BTp decennali e i titoli tedeschi in ampliamento dai 501 punti della chiusura di ieri ai 518 punti dell’apertura di oggi, anche se nel corso delle negoziazioni c’è stato un leggero ripiegamento su valori intorno ai 507 punti base.
Anche i rendimenti sul decennale sono in crescita, passando dal 7,31% circa della chiusura di ieri all’attuale 7,42%. Siamo in piena bufera, perchè questi rendimenti non sono considerati sostenibili nel medio-lungo termine, se dovessero confermarsi a tali livelli anche alle aste del Tesoro.
E proprio gli esiti dell’asta di ieri da 7,5 miliardi in BTp a 3, 9 e 10 anni hanno dimostrato un peggioramento molto forte nei tassi, che sono schizzati al 7,89% sul triennale, con il decennale al 7,56%, cioè persino superiore ai rendimenti sul secondario. In sostanza, non solo il primario si sta adeguando, ma addirittura supera quanto accade sul secondario, il che lascia intravedere la possibilità di un’accelerazione del peggioramento in atto, senza che si intravedano segnali positivi di ritorno alla fiducia degli investitori.
In calo anche le altre borse europee, con apertura a -1,21% per Francoforte, -1,19% per Parigi, mentre le perdite iniziali di Londra ammontano a -0,89%. Apertura in calo anche per l’euro, che quota 1,3272 contro il dollaro.