Per chi ha il pollice verde questa è una lettura entusismante. Molti fiori sono commestibili e da lunghissimo tempo usati in cucina. Alcuni di questi, oltre ad essere deliziosi, possiedono anche proprietà curative. Come accennato, i fiori sono usati nell’arte culinaria da moltissimo tempo: l’Asia, in particolare la Cina, il Giappone, la Corea, l’India già lo sapevano da tempo.
Ma quali fiori mangiare? Di seguito ci sono alcuni esempi, ma per un approfondimento consiglio di acquistare alcuni libri che descrivono nel dettaglio cosa è commestibile e come preparare queste profumate bontà.
Acacia: i suoi grappoli bianchi profumatissimo sono deliziosi quando fritti con la pastella, cotti come pan cake, oppure canditi o mescolati al miele da spalmare sul pane per la prima colazione.
Calendula: antisettica e diuretica; ottima in insalata, mantiene il suo gusto anche se leggermente cotta, in bevande o minestre.
Fiori di ciliegio: meravigliosi alla vista e al palato. Ottimi per profumare gelati, sorbetti e più in generale i dolci e anche il tè verde giapponese. Hanno proprietà tonificante.
Fiori di pesco: profumatissimi, sono speciali nei dolci, nei semifreddi e nei gelati, ma anche in tutti i piatti cotti in forno o brasati.
Fiori di gelsomino: molto utilizzati in Cina, con essi si fanno marmellate e si profuma il tè. Una importante raccomandazione è quella di utilizzare i gelsomini bianchi e non gialli, questi ultimi velenosi.
Camomilla: fiore usato per preparare la famosissima tisana calmante.
Rosa: con questo fiore si prepara un delicato e profumato sciroppo. In Cina, inoltre, si mescola ad un particolare tè dando origine a una miscela molto famosa.