Aumento dell’Iva, patrimoniale “morbida”, e ripristino dell’imposta comunale sugli immobili (Ici). Sono questi i provvedimenti che, a quanto pare ed in accordo con quanto si vocifera, sono allo studio da parte del nuovo Governo con a capo il Premier Mario Monti. Trattasi di provvedimenti finalizzati ad aumentare le tasse quando invece si potrebbero mettere a punto interventi di riduzione della spesa pubblica con effetto immediato sulle casse dello Stato. Questo stando ad un Rapporto della Confesercenti nel quale sono contenute delle proposte finalizzate a tagliare la spesa pubblica di ben 12,4 miliardi di euro complessivi.
Nel dettaglio, 2,2 miliardi di euro si possono risparmiare tagliando i costi della politica attraverso una riduzione degli stipendi dei parlamentari, portandoli sulla media europea; questo garantirebbe un risparmio di 1 miliardo di euro, con altri 1,2 miliardi di euro aggiuntivi riducendo presso le società e gli enti pubblici le consulenze, il numero degli incarichi e quelli dei componenti dei consigli di amministrazione.
Altri 8,5 miliardi di euro si possono risparmiare abolendo le Province e tagliando le spese per consulenze ed incarichi. Ed infine, per un totale di 12,4 miliardi di euro, altri 2,3 miliardi di euro sono recuperabili attuando una stretta sulle auto blu e su quelle grigie tagliandole del 50%; questo permetterebbe infatti a cascata di risparmiare sul personale addetto al parco vetture, ed anche sui servizi di vigilanza. D’altronde, dopo le manovre finanziarie estive, è impensabile che i soliti noti debbano continuare a pagare senza che chi guadagna di più, a partire dai politici, non dia l’esempio.