«Smettiamola di camminare, adesso bisogna cominciare a correre» diceva Claudio Ranieri alla vigilia di Siena – Inter. In realtà la sua squadra non corre e non esalta più di tanto, ma si prende i tre punti a Siena, il che basta a rendere vano qualsiasi altro argomento, sebbene il gol della vittoria sia arrivato soltanto al fotofinish grazie a Luc Castaignos, ennesimo giovane ad andare in gol dopo Coutinho ed Alvarez.
Proprio quest’ultimo, insieme al connazionale Zarate è l’esterno di centrocampo del nuovo 4-1-4-1 interista, al quale Sannino risponde con un 4-4-2 sempre organizzato ed una squadra capace di contenere e pungere in contropiede.
Il primo tempo infatti, è tutto su questa lunghezza d’onda. Gli esterni argentini vengono chiusi costantemente e non riescono a saltare il diretto avversario, rendendo sterile il possesso palla nerazzurro. Le uniche occasioni degne di nota sono un tiro da fuori di Stankovic, bloccato da Brkic ed un’azione in mischia nella quale Samuel non trova la porta. Quando riparte, il Siena sembra essere abbastanza pericoloso, come in occasione del sinistro di Brienza e del diagonale rasoterra di Calaiò, che finisce fuori di poco.
Nella ripresa l’Inter perde anche il controllo sul pallone, non riuscendo a farsi vedere dalle parti di Brkic nonostante gli ingressi di Obi e Castaignos, che prendono il posto di Zarate ed Alvarez, bocciati da Ranieri all’intervallo.
I bianconeri sembrano molto più in palla e riescono a proporsi più frequentemente anche con i calci piazzati, ma il più pericoloso resta Calaiò, che colpisce al volo all’interno dell’area ma non trova lo specchio della porta.
Nei minuti finali però, il Siena allenta la morsa, consentendo all’Inter di riprendere il controllo delle operazioni: Thiago Motta si rende pericoloso su calcio di punizione all’85’, prima di innescare l’azione decisiva trovando l’imbucata per Castaignos.
Il diciannovenne olandese controlla e tira all’angolino, dimostrando di essere un centravanti piuttosto che un esterno e regala in extremis i 3 punti all’Inter, che rifiata in classifica raggiungendo quota 14. La strada per la rimonta è ancora molto lunga.