Fmi prepara piano aiuto da 600 mld per Italia

Il Fondo Monetario Internazionale si starebbe preparando ad approntare un piano di aiuti per 600 miliardi, in favore dell’Italia, al fine di consentire al nostro Paese di respirare per i prossimi 12-18 mesi, potendo rifinanziare il nostro debito a tassi consueti tra il 4 e il 5% medio, contro gli attuali 7-8%, che diventerebbero insostenibili.

In questo lasso di tempo, il governo dovrebbe attuare le riforme strutturali necessarie, per tornare poi sul mercato, rifinanziandosi a tassi compatibili con la sostenibilità dei conti pubblici.

Dunque, le indiscrezioni dei giorni scorsi iniziano a circolare con maggiore insistenza e pare che vi sia anche l’accordo della Germania, che teme che un tracollo finanziario italiano possa impattare negativamente sull’Eurozona, determinando la fine dell’esperienza della moneta unica.

Resta il problema, eventualmente, di come finanziare l’Italia. Le risorse attuali a disposizione dell’Fmi non sarebbero sufficienti, pertanto, l’ipotesi più probabile è che si emettano nuovi diritti e/o si concordino strumenti con la BCE, su cui vi sarebbe il placet anche della stessa Berlino.

Sarà determinante, a questo, punto valutare l’andamento delle aste nelle prossime settimane. Se si dovessero confermare gli stessi rendimenti stratosferici sia sui nostri BoT che sui BTp, è evidente che il trend non sarebbe più sopportabile e renderebbe necessario un intervento esterno, per evitare di rifinanziarsi a costi sempre crescenti.

Lo scorso venerdì, i rendimenti sul secondario avevano chiuso all’8% sul comparto a due anni e con tassi decennali del 7,4%, ai massimi storici in era Euro, mentre all’asta i BoT a sei mesi erano stati collocati al rendimento record del 6,504%.

 

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