Credito alle imprese: accordo sugli impieghi scaduti

A partire dal prossimo anno, in materia di sconfinamenti, i crediti deteriorati saranno classificati come tali non più dopo sei mesi, ma dopo 90 giorni, ovverosia dopo tre mesi. A farlo presente in data odierna è stata l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) che, al fine di mitigare i relativi effetti a carico delle imprese ha siglato un apposito accordo sugli impieghi scaduti con le principali Associazioni delle imprese, ed in particolare con Rete imprese Italia, Alleanza delle cooperative, Confindustria, Assoconfidi, Confapi, Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Confedilizia.

In virtù dell’accordo siglato ora l’Abi con le Associazioni delle imprese lavorerà per mitigare gli effetti del dimezzamento dei tempi attraverso informazioni, assistenza, ma anche soluzioni personalizzate per le PMI comprendendo eventuali forme tecniche di accesso al credito sostitutive. Il passaggio da 180 a 90 giorni è strettamente legato alla scadenza della deroga temporanea prevista dagli standard di Basilea 2, mentre con Basilea 3, dal 2013, l’abolizione della deroga avrà un carattere permanente.

D’altronde serve collaborazione tra il sistema bancario e quello delle imprese in una fase come quella attuale per cui da un lato gli Istituti di credito devono rispettare nuovi standard più stringenti, e dall’altro le imprese, per rilanciare gli investimenti, o per temporanee difficoltà, hanno bisogno di accedere al credito per evitare di entrare in uno stato di asfissia finanziaria. Da questo punto di vista la situazione attuale non aiuta visto che il costo di provvista in Italia per le banche è aumentato a dismisura a causa delle pressioni sul debito sovrano; con la conseguenza che poi per le PMI i prestiti vengono contratti con tassi di certo non bassi.

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