Oggi, al termine del vertice di Strasburgo, il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel hanno espresso parole di fiducia nei confronti di Mario Monti e del suo programma. All’incontro ha partecipato anche la cancelliera di Germania, Angela Merkel, anch’essa molto fiduciosa riguardo il governo tecnico italiano. Sarkozy, nella conferenza stampa a fine incontro ha dichiarato: «Siamo tutti e tre determinati a lavorare nello stesso senso, per sostenere l’euro». «Siamo perfettamente coscienti della gravità della situazione. C’è la nostra volontà, quella mia e quella della Merkel, di sostenere e aiutare l’Italia di Mario Monti».
Anche Angela Merkel ha espresso parole di elogio verso il programma di Monti: «Monti ci ha illustrato le misure che l’Italia intende adottare ed è molto impressionante vedere le misure anche strutturali che il governo è intenzionato ad adottare». Durante l’incontro Monti ha «ha confermato l’obiettivo di perseguire con rigore il risanamento dei conti e il pareggio di bilancio nel 2013».
E’ stata poi la volta di Monti, che ha parlato dell’incontro con i due leader europei: «L’Italia è stata sepre stata un motore dell’integrazione europea e intende esserlo anche in questa fase così difficile». Monti ha poi continuato: «Il consoldiamento della finanza pubblica» deve essere portato a termine «in modo rigoroso» e «entro termini serrati, confermando il pareggio di bilancio entro il 2013 e in modo sostenibile». Ci ha tenuto poi a sottolineare, durante il suo discorso, come la crescita «alimentata dal disavanzo e dall’inflazione significa riforme strutturali», non escludendo il dialogo con le parti sociali per la definizione delle riforme. «Credo che sia doveroso per ogni Paese fare i compiti a casa. Noi intendiamo fare il nostro compito a casa e intendiamo anche dare il nostro contributo per la risoluzione dei problemi comuni».
Si è parlato, durante l’incontro fra i leader, della Banca centrale europea. Sarkozy poi nella conferenza stampa ha ribadito come sia necessaria l‘indipendenza di un’istituzione come la Bce, che perciò va rispettata. Un altro tema molto caldo è stato quello degli eurobond. La posizione della Merkel non cambia; questa è stata la sua risposta a chi gli chiedeva se avesse intenzione di rivedere la sua posizione in caso di alcune revisioni dei trattati: «Non si tratta di un dare e di un avere –ha detto durante la conferenza stampa finale – ci sono dei punti deboli nella costruzione dell’Eurozona, non abbiamo una Unione politica e questi punti deboli devono essere superati».