È stato arrestato il ragazzo ucraino di 19 anni che ha torturato più di un centinaio di cani, sia adulti che cuccioli. Usciva di notte per raccoglierli dalla strada e li portava a casa per ucciderli e torturarli nel suo bagno.
Sceglieva sempre cani randagi perchè, come lui stesso ha asserito, voleva liberare la città in cui viveva dalla loro presenza. Che fossero piccoli, grandi o cuccioli poco importava. Tutti erano sue possibili vittime.
Il ragazzo è Alexey Vedula, uno studente ucraino arrestato dalla polizia di Kiev. Agli agenti il ragazzo ha fornito i particolari delle sue torture ai malcapitati cani, motivando il suo odio verso questi animali con il fatto che da piccolo avrebbe subito un morso da parte di un cane. A far rabbrividire è che il ragazzo non si limitava solo a torturarli ed ucciderli, ma si faceva riprendere e fotografare da un suo amico mentre lo faceva, pubblicando poi le foto e i video su internet. Vedula non avrebbe mai mostrato alcun segno visibile di pentimento, anzi le risatine che facevano da sottofondo sonoro ai suoi macabri video facevano ben intendere il sadico piacere del ragazzo nell’essere così violento con le sue vittime.
Dopo il suo arresto sono stati trovati in una stazione vicina i resti di circa 18 cani morti in maniera violenta. Purtroppo quello di Vedula non è un caso isolato in Ucraina. Si pensa che siano circa una settantina i maniaci che ogni giorno torturano e uccidono gli animali randagi con il veleno o con sevizie di ogni tipo.