Monti in missione a Bruxelles. Rehn: “Abbiamo fiducia”

Oggi Mario Monti sarà a Bruxelles , poi giovedì a Strasburgo per una serie di incontri volti a ridare credibilità all’Italia in ambito internazionale. Il Premier ha intenzione di dimostrare come l’Italia sia veramente degna di fiducia, ma dovrà vedersela con dei mercati sempre più diffidenti e con leader europei ormai stanchi delle promesse nostrane.

L’obiettivo di Monti comprende anche riportare l’Italia al ruolo di potenza economica europea, seduta al tavolo dei vincitori insomma, non a quello dei vinti. Il commissario europeo degli affari economici, Olli Rehn, dà la sua benedizione alla prima “missione” di Mario Monti: «L’attuale situazione italiana rappresenta un’opportunità di cambiamento in positivo». Rehn ha poi aggiunto:  «La Ue proseguirà lo stretto monitoraggio dell’Italia nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Il lavoro con il nuovo governo è avviato e le sfide che deve affrontare sono difficili».

Del difficile compito di Monti ha parlato anche il presidente della Bundesbank e membro del direttivo della Bce, Jens Weidmann: «Monti in Italia ha bisogno di un sostegno del Parlamento affidabile e costante. L’Italia ha una struttura economica solida ma molta fiducia nella politica è andata perduta. Ora sulla risolutezza dell’Italia non devono esserci nuovi dubbi». Il Premier ha anche il pieno appoggio del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha parlato favorevolmente di Monti e del suo governo.

Ora Monti si trova a dover affrontare due giorni molto intensi: oggi sarà a Bruxelles con i vertici europei e poi giovedì a Strasburgo, per incontrare Nicolas Sarkozy ed Angela Merkel. Il Professore deve riuscire a convincere  il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy e quello della Commissione, Jose Manuel Barroso, che l’Italia è in possesso delle risposte alla crisi e che le riforme messe in programma basteranno a risollevare il Paese dalle sabbie mobili in cui è incappato.

Il ruolo dell’Italia potrebbe essere fondamentale a livello europeo, poiché Monti è nella posizione di poter mediare fra i due colossi europei, Francia e Germania, ancora lontani su alcuni temi fondamentali per la crescita e il risanamento dell’Europa. Merkel e Sarkozy non riescono a mettersi d’accordo su temi fondamentali come la creazione degli stability-bond e le riforme da fare o non fare all’interno della Bce.

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