Nell’era in cui tutto sembra aumentare, quando l’Italia sta già affrontando un periodaccio dettato dalla crisi economica sempre più presente e dal nuovo Governo Tecnico appena costituito, arriva anche una magra notizia per gli italiani, l’aumento dei prezzi per i farmaci di nuova generazione.
Un discorso che vale per i farmaci che sono brevettati dalle grandi aziende farmaceutiche nel nostro attuale presente. La ricerca e la scienza si adoperano tanto per trovare cure e terapie in grado di migliorare la qualità della vita dei malati, questo purtroppo com’è facilmente intuibile comporta dei costi.
In tutto questo saranno i pazienti che dovranno pagare cifre e prezzi maggiori rispetto a quelli presenti, in virtù dei farmaci di nuova generazione capaci di adempiere al loro lavoro in modo soddisfacente e sicuramente più ragguardevole nei confronti del malato. Deloitte, è un’importante realtà nel mondo delle imprese che s’impegna all’individuazione delle prestazioni professionali migliori da offrire alle stesse imprese italiane; recentemente si è occupata di una ricerca con un interesse particolare al settore dei farmaci di nuova generazione, ed è emerso quanto citato all’inizio del nostro articolo, ossia che i prezzi dei farmaci brevettati nell’era attuale presenteranno prezzi superiori rispetto a quelli ora presenti nei banchi delle farmacie e negli ospedali.
Ovviamente questo influirà negativamente anche sulla nostra Sanità, che vanta già diverse problematiche da risolvere.
Una soluzione atta a ridurre i costi sostenuti nei segretissimi laboratori per la creazione di nuovi farmaci, riguarda proprio il mistero che si avvolge attorno all’ideazione di nuove medicine. Se ci fosse una maggiore collaborazione tra le diverse case farmaceutiche, si potrebbero ridurre i costi per le singole imprese del settore, senza dover intaccare i costi della sanità e quindi le tasche dei futuri e probabili malati.