Donna in coma dopo aver messo la tintura per capelli

La notizia è stata resa nota solo oggi, il fatto è accaduto il 30 ottobre scorso; si tratta di una giovane mamma di due bambini, Julie Mc Cabe, che come tante volte aveva già fatto, ha acquistato la solita tintura per capelli ed ha iniziato il classico trattamento sulla chioma. Questa volta però qualcosa ha scatenato un grave malore nella donna che già dopo pochi minuti ha chiesto aiuto al marito, accusando problemi respiratori.

Il suo cuore si è fermato in ambulanza durante la corsa all’ospedale, adesso è in coma ed è ricoverata all’Airdale General Hospital dello Yorkshire. Il cosmetico incriminato è firmato da una grossa azienda nel settore: l’Oréal Préférence.  Sembra che una sostanza contenuta nella tintura per capelli, la parafenilendiammina (PPD PFD), sia la causa del malore.

Un colorante famoso per generare reazioni allergiche. L’accaduto ha suscitato clamore solo adesso, perché il padre della donna sconvolto per quanto successo così come il resto della famiglia, ritiene responsabile il prodotto cosmetico usato dalla figlia, causando nella donna una reazione allergica quasi mortale. Una causa che è stata anche diagnostica dai sanitari che hanno preso in cura la povera Julie. L’azienda ha già fatto sapere che si muoverà a favore della famiglia, sostenendola in tutto ciò che è pertinente alla vicenda, inoltre ha già dichiarato che saranno eseguiti nuovi test e controlli affinché spiacevoli episodi come questo non debbano più accadere.

Su tutte le confezioni di tintura per capelli è sempre ben specificato di eseguire dei test allergici prima di usare il prodotto. Generalmente le reazioni possono essere bruciore e rossore.

Gli esperti hanno dichiarato che l’utilizzo continuo sempre dello stesso cosmetico nel lungo periodo può originare episodi di allergia, proprio a causa della sostanza incriminata e o similari, che mal volentieri sono tollerati dal fisico; questo soprattutto quando si crea un accumulo all’interno del fisico della sostanza che non è più eliminato dal corpo.

Gestione cookie