Vendola da Fazio, Berlusconi è risorto dopo tre giorni

Non poteva usare metafora più azzeccata ed eloquente Nichi Vendola, governatore della Puglia e leader di Sinistra e Libertà. Ieri sera, ospite del salotto radical chic di Fabio Fazio su “Che tempo che fa” su Rai3, non ha avuto esitazione nell’affermare che, a suo avviso, Berlusconi è risorto nel giro di tre giorni, rifacendosi alla battuta comica di Fiorello di una settimana fa nel suo show su Ra1 (“Attenti, che questo qui dopo tre giorni risorge”). Vendola ha spiegato che la sera delle dimissioni l’ex premier, accolto al Quirinale da una pioggia di fischi e contestazioni, sembrava un rais in fuga e travolto, ma sono bastati pochi giorni per accorgersi che la musica è cambiata, come dimostra il fatto che lo stesso Berlusconi è riuscito a tornare a dettare l’agenda e a sembrare colui che guiderà anche questa fase politica.

Alla domanda del conduttore se allora sarebbe stato meglio andare a votare, Vendola ha sostenuto di non essere insensibile agli appelli del capo dello stato in questo momento della vita pubblica e di sentirsi legato a PD e Idv da un vincolo morale. Tuttavia, non ha potuto non prendere atto che in questo governo ci sarebbe l’ombra delle lobby, che a suo avviso non rappresenta una scelta di discontinuità con la commistione pubblico-privata dell’era Berlusconi.

Dunque, a sinistra sono già dolori. Temono che questa fase rafforzi il centrodestra, concedendogli di respirare e di riorganizzarsi in vista di nuove elezioni. E che l’aria stia cambiando velocemente lo dimostra lo stesso spirito dell’ex premier, che non ha l’aria affatto depressa, impegnato nel rilancio del suo PDL e nello studio di una nuova strategia comunicativa. Non solo. Il fatto che Berlusconi non chieda più solo e tanto le elezioni, mostrandosi disponibile a portare Monti anche fino al 2013, nasconde, in realtà, una strategia tesa a prendersi qualche settimana o mese di tempo per rilanciare la coalizione, pur ammettendo (e sembra sincero) che non si ricandiderà più.

Per questo, Vendola invoca la patrimoniale, che per la sinistra radicale e non solo rappresenterebbe la foglia di fico con cui presentarsi agli elettori, proclamando il raggiungimento della giustizia sociale, avendo tassato i patrimoni di tutti.

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