La seduta di oggi viene considerata un piccolo test per il governo Monti, al battesimo dei mercati, nel primo giorno dalla loro riapertura, da quando ha ottenuto la fiducia delle Camere. E diciamo subito che l’avvio sembra tutt’altro che positivo e incoraggiante, per quanto siano forse più le situazioni internazionali ad incidere sulle contrattazioni.
Piazza Affari apre in calo a -1,23%, ma durante la mattinata subisce un’accelerazione delle perdite, che alle ore 10 ammontano già al 3%, confermandosi maglia nera in Europa, anche se le altre borse perdono parecchio, come Francoforte intorno al 2,74% e Parigi a -2,45%.
Immancabile la ripercussione negativa anche sui mercati dei bond, con il differenziale che s’impenna un pò ovunque nell’Eurozona. I titoli francesi mostrano uno spread decennale di 161 punti, in rialzo dai 150 punti dell’apertura. Male anche i Bonos, nonostante la vittoria di Rajoy alle politiche di ieri, in linea con le attese. Il differenziale dei decennali iberici risale a 462 punti dai 443 della fine seduta di venerdì.
Infine, negativo è anche il trend dei BTp, con lo spread che schizza a 487 punti, contro i 466 dell’ultima seduta.
Pesano in negativo le voci di un imminente declassamento della Francia, che presto dovrebbe perdere la tripla A, in conseguenza di fondamentali non buoni e di un aumento del rischio percepito sui suoi bond, che non le consentirebbero di mantenere la massima valutazione.
Non gioca in favore dei mercati e della stabilità dei bond anche la notizia del fallimento delle trattative tra Repubblicani e Democratici negli USA, per la riduzione del deficit, come era stato fissato a inizio agosto. C’è ora il timore che gli USA vengano ulteriormente declassati.