Vittoria importantissima per il Genoa di Malesani che gioca una gran partita e seppur in dieci uomini dal minuto 43 riesce a segnare il gol che vale i tre punti grazie al centrocampista Veloso. Il Novara forse non meritava la sconfitta ma in certi frangenti avrebbe dovuto essere meno timido e più concreto sotto porta.
Comincia l’incontro in maniera molto attiva da parte di entrambe le squadre facendo pensare a un bel match pieno di occasioni. Prima ci prova Constant con un bel diagonale, poi è Rigoni a provare la conclusione parata da Frey. In realtà però sono fuochi di paglia perchè non ci sono grosse emozioni fino al colpo di testa in tuffo di Rubino che mette i brividi ai tifosi di casa e all’espulsione di Antonelli che ferma Mazzarani lanciato a rete al 43′.
Nella ripresa Malesani corre ai ripari vista l’inferiorità numerica e manda in campo Dainelli al posto di Constant. Ciò nonostante il suo Genoa appare più grintoso e continua a condurre la partita segnando anche con Granqvist un gol che viene però annullato per fuorigioco. Nel Novara entra Pinardi al posto di Mazzarani. Dopo qualche minuto ancora l’ottimo Rigoni colpisce una clamorosa traversa da buona posizione.
Altra mossa strategica di Malesani che inserisce Jorquera per un Merkel un pò spento. Si rivedono quindi gli ospiti che riescono a contenere i padroni di casa e ad affacciarsi in avanti con una punizione dal limite sempre del solito Rigoni bloccata dall’altrettanto sempre attento Frey.
Quando mancano dieci minuti alla fine Meggiorini rimedia in maniera molto ingenua una doppia ammonizione che riporta in parità numerica gli uomini in campo. Ancora Rigoni ha sulla fronte un’occasione ghiottissima ma la sua deviazione sottoporta va alta. Nel finale, quando la partita sembrava avviata verso il pareggio a reti bianche, si sveglia Veloso che con un destro magistrale dal limite regale il vantaggio prezioso al Genoa.
Finisce 1-0 con Malesani che può esultare per la prova di carattere dei suoi che non hanno mai mollato anche in dieci uomini e Tesser a mangiarsi le mani per alcune ingenuità dei suoi ragazzi e alcune occasioni sciupate di troppo.
