L’ACI disegna la mappa degli incidenti in Italia

Sulle strade della Penisola occhi bene aperti, soprattutto in certe strade dove l’incidente è spesso dietro l’angolo. Non che la colpa sia della strada, si intende, tuttavia, l’ACi rivela come su certe strade il tasso di incidenti rilevati sia maggiore rispetto ad altre. Ecco così disegnata la mappa delle strade a rischio incidente. Le più pericolo sono quelle urbane, anche se quelle extra-urbane sono quelle fatali. E’ quanto rileva l’ACI nel Rapporto  “Incidenti stradali 2010”.

Sulle strade urbane l’incidente è più frequente, ma meno grave. Qui infatti avviene il 75,6% degli incidenti. Di questi solo l’1,1% è mortale. Risultano invece più gravi gli incidenti su statali, provinciali, comunali extraurbane e regionali: qui avvengono 5 decessi ogni 100 incidenti. Ma l’ACI disegna anche la mappa delle province in cui muore di più per strada: in testa svettano Verona  con un indice di mortalità pari a 1,7 e Palermo (1,6). A i piedi della classifica, invece,  Milano e Bari (0,5).

Luglio si conferma il mese “nero” in cui si concentra il maggior numero di incidenti durante l’anno,  giovedì e venerdì i giorni della settimana più incidentati, mentre la fascia oraria di punta, quella a ridosso delle 18, quella più a rischio. Tra i giorni della settimana, sabato invece si aggiudica la maglia nera quanto a vittime.

Di notte si verificano meno incidenti, ma più pericolosi e spesso mortali. Tra le 22 e le 6 si sono verificati il 12,9% degli incidenti, per un totale di 27.310 incidenti che hanno causato il decesso di 999 persone.  I veicoli coinvolti negli incidenti? Soprattutto le autovetture (67,8%); seguite dai motocicli (13,2%), i ciclomotori (5,6%) e le biciclette (3,9%).

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