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Fiducia record per Monti alla Camera, martedì missione a Bruxelles

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Andrea Luigi Gaetani

Il governo Monti incassa un voto di fiducia da record in Parlamento, con 556 voti favorevoli. Mario Monti, nuovo Premier d’Italia, ha pronunciato queste parole poco prima della votazione: «Qui oggi non vi chiedo una fiducia cieca, ma una fiducia vigilante». Le decisioni da prendere saranno «decisioni non facili o non gradevoli».

La fiducia ottenuta da Monti è schiacciante: 556 sì e 61 no, ovvero 59 leghisti e due altri deputati. Un’altra maggioranza amplissima, dopo quella ottenuta al Senato. Il Premier ha detto, dopo la votazione: «E’ quasi impossibile, ma ce la faremo». In seguito ha parlato delle recenti polemiche e della necessità di «deporre le armi», di non parlare più di «staccare la spina» (riferendosi chiaramente a Berlusconi). Piccata la risposta di Bossi: «Durerà finché la gente non si incazza».

Il governo si impegnerà per arrivare fino alla fine della legislatura, in modo da poter portare a termine il suo programma di risanamento. Sempre Monti si è detto indignato per le recenti accuse ricevute, cioè di essere un Premier piegato ai poteri forti, invitando gli italiani a non dare agli altri la colpa della crisi economica. Il Presidente del Consiglio ha poi annunciato un incontro fissato per il prossimo martedì con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, primo di una lunga serie. Infatti Monti ha intenzione di incontrare regolarmente le forze politche europee: «Il contributo dell’Italia , d’ora in poi, sarà permanente».

Parlando alla Camera della fiducia, il Presidente ha detto: «La fiducia in noi è anche una fiducia verso di voi» e farla mancare «avrebbe conseguenze sulla fiducia dei cittadini verso la politica». Proprio questa frase era rivolta a coloro che nel Pdl hanno minacciato in questi giorni di staccare la spina al governo. Lo stesso professore menziona l’espressione, chiedendo poi che non venga più usata: «Vi prego, non usatela più, noi non siamo un apparecchio elettrico. E anche se fosse, non saprei quale apparecchio dovremmo essere, se un rasoio o un polmone artificiale…».

Visto l’andamento sempre negativo dei mercati in questi giorni, Monti si è impegnato a darsi da fare il più possibile per risollevare l’economia. Monti promette di agire «con umiltà e determinazione» per permettere «una deposizione delle armi delle forze politiche fin qui contrapposte che possa favorire l’assunzione di decisioni non facili e non gradevoli». Infine delle parole sono state spese sul federalismo fiscale, il grande “nodo in gola” della Lega: «Non c’è nessuna contraddizione tra quanto già deciso sul federalismo fiscale, del quale il governo intende seguire da vicino il processo di attuazione, e la coesione territoriale».

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Andrea Luigi Gaetani