Contro Santoro non bastano più le parole, furti e incendi ai danni delle Tv di “Servizio Pubblico”

Mentre la nuova trasmissione di Michele Santoro fila come un treno ed arriva alla terza puntata, pare proprio che ci sia qualcuno a cui vada di traverso. E se non è una novità che Servizio Pubblico ora (così come AnnoZero ed i suoi precedessori di un tempo) infastidiscano un bel pò di gente, anche molto nota, fin’ora nessuno, forse, si aspettava che dalle critiche legittime, anche se spesso sterili, si potesse arrivare a dei veri e propri sabotaggi. Il “nuovo corso” è cominciato circa 2 settimane fa, quando Telelombardia ha denunciato il furto di due trasmettitori presso Roncola, provincia di Bergamo, un episodio che ha privato di copertura circa 500mila telespettatori in tutto il sud della Lombardia.

Sandro Parenzo, produttore e presidente di Telelombardia (nonchè figura chiave tra gli artefici dell’operazione che ha portato alla nascita del nuovo format) aveva subito detto che l’accaduto non sembrava “casuale”, specie per il fatto che fosse avvenuto a poche ore dall’inizio della trasmissione di Santoro.

Il conduttore, dal canto suo, per niente intimidito aveva anche commentato in trasmissione l’episodio, quasi lanciando una sfida ai fantomatici ladri: “Possono fregare tutti i ripetitori che vogliono, come hanno fatto a Bergamo, ma non possono comunque ridurci al silenzio”. Ed a circa una settimana di distanza non è infatti mancata una sorta di replica, invece di un furto è avvenuto però stavolta un attentato incendiario contro i ripetitori dell’emittente trentina Rttr, sul monte Calisio, costringendo inizialmente gli addetti allo spegnimento precauzionale del segnale per motivi di sicurezza, e se nel caso di Telelombardia erano stati “oscurati” 500mila potenziali spettatori, stavolta che la cifra in termini di share pare che sia addirittura superiore. In seguito alle verifiche, l’emittente Rttr ha diramato poi un comunicato per spiegare che nel sabotaggio sono stati utilizzati “due ordigni incendiari collegati a dei timer” ma che fortunatamente i danni non sono stati tali da pregiudicare significativamente le trasmissioni.

Poco prima della messa in onda di ieri, Santoro sembra quindi essersi ulteriormente (e giustamente) inalberato e preoccupato, e non ha avuto tanta voglia di scherzare su quello che è palesemente un boicottaggio ai danni della sua trasmissione: “E’ una cosa gravissima ma noi continuiamo a fare il nostro lavoro. Per fortuna c’è una seconda tv che si è creata sul web, quindi è davvero difficile impedirci di parlare” ha concluso.

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