Piazza Affari apre in calo e spread sale. Ora di chi è la colpa?

Partenza in negativo per Milano, dove in apertura l’indice Ftse Mib è in calo dello 0,65%, dopo una chiusura già negativa di ieri. Ma la situazione resta tesa anche sul monetario, dove i rendimenti dei bond sul secondario tornano a divaricarsi da quelli tedeschi, con il differenziale che già a metà mattinata era in crescita di una decina di punti, a 536 bp sul decennale. Stando ai dati di oggi, i nostri decennali offrono intorno al 7% di rendimento, ossia vicino ai valori massimi di inizio settimana scorsa.

La tensione è dovuta anche al contagio in atto della crisi in Francia, dove lo spread mostra un livello record ormai prossimo ai 200 punti, essendo già a oltre 196 punti base il differenziale di rendimento dei decennali rispetto agli omologhi tedeschi. In aumento anche lo spread sui Bonos spagnoli, che sale a oltre 470 punti base.

E ciò non è affatto positivo, se si pensa che oggi sono in corso due aste, una in Spagna e un’altra a Parigi. Madrid offre 4 miliardi di titoli con scadenza 2022, mentre i francesi puntano a raccogliere tra i 6 e i 7 miliardi in titoli con scadenza tra il 2013 e il 2016.

Le previsioni lasciano presagire che ad entrambe le aste si registreranno aumenti dei rendimenti, con ulteriore impatto negativo sui conti pubblici.

Dunque, non si arresta il trend negativo nè in borsa, nè tanto meno sul mercato dei titoli di stato, a conferma che il miracolo Monti è più una bufala di certa stampa da tifo che un’ipotesi realistica, vista la portata internazionale di una crisi, che ora sta raggiungendo al cuore proprio la vicina Francia.

 

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