Debutto di Monti in Senato: crescita, meno tasse e torna l’Ici

Oggi Mario Monti ha esordito in Senato nel suo secondo giorno da capo del Governo con il suo discorso programmatico. Da giorni si aspettava di sentire quali fossero le intenzioni del nuovo governo, visto che il nuovo Premier non ha rivelato nulla né prima, né dopo la scelta dei ministri. Il discorso di Monti è durato circa tre quarti d’ora, intervallato spesso dagli applausi della Camera.

Monti ha letto la sua lista di “cose da fare”, una lista molto lunga a dir la verità. Il discorso fila liscio, se non fosse per un’unica interruzione ad opera del leghista Roberto Castelli, proprio quando il Premier stava parlando delle autonomia locali. Proprio quando Monti stava parlando delle autonomie infatti, al timido applauso di alcuni senatori Castelli è intervenuto sarcasticamente: «forza ragazzi, un po’ d’entusiasmo». Monti ha poi subito replicato:  «Se dovete scegliere preferisco che ascoltiate, non che applaudiate». Alla fine del discorso c’è stato poi l’ultimo applauso di tutta l’Aula, compresi i ministri di Monti, che fino ad allora erano stati accanto a lui ad ascoltare in ossequioso silenzio.

Il Presidente del Consiglio, nel suo discorso, ha parlato della necessità di rivedere il sistema pensionistico, che resta uno dei gravi problemi dell’economia italiana. Inoltre, come preventivato dalla stampa in questi giorni, è stato toccato dal professore il tema dell’Ici, che probabilmente verrà reintrodotta, anche se in modo diverso da com’era la tassa fino a quando il governo Berlusconi decise di abolirla sulla prima casa. Monti ha poi parlato dell’importanza della crescita economica, che deve andare di paripasso con il risanamento del bilancio. Un’attenzione particolare verrà riservata ai giovani e alle donne nel mondo del lavoro.

Nel discorso c’è stato spazio anche per ringraziare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:  «Desidero ringraziare il presidente Napolitano anche per il costante sostegno ai miei sforzi per comporre un governo che potesse soddisfare le richieste delle forze politiche e dare risposte efficaci alle sfide che il Paese ha davanti a sé». Poi Monti ha anche risposto indirettamente ad alcune polemiche mosse al suo Governo, proprio dagli esponenti della politica, come la Lega, che avrebbero preferito andare alle elezioni:  «il Parlamento è il cuore pulsante di ogni politica di governo. Al Parlamento vanno riconosciute dignità, credibilità, autorevolezza. Da parte mia vi sarà sempre chiara difesa del ruolo delle Camere quali protagoniste del pubblico dibattito». «Il Governo riconosce di essere nato per risolvere una situazione di seria emergenza. È un governo di impegno nazionale».  E’ atteso questa sera il voto di fiducia per il nuovo governo.

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