Le auto elettriche costituiscono un mercato alquanto particolare: tutti i Costruttori stanno spingendo in questo settore, tutti sono d’accordo sugli innegabili vantaggi di un sistema di alimentazione ibrido o elettrico, ma allo stesso tempo ci sono oggettivi problemi di economicità (le auto elettriche costano ancora uno sproposito rispetto a vetture di stessa categoria con alimentazione tradizionale) e di autonomia (la scarsa durata delle batterie e la mancanza di una rete di rifornimento adeguata non invoglia l’acquisto di queste automobili).
Meno male che a favorire la diffusione di un parco auto di vetture ibride ci pensano le aziende che fanno uso di vetture proprie o a noleggio. Infatti, più di una azienda su tre sta operando un rinnovo del parco auto e questo sta favorendo la sostituzione di vetture datate e poco rispettose per l’ambiente.
Secondo una ricerca condotta dalla Arval, società del gruppo bancario BNP Paribas, nel giro di tre anni, il parco auto aziendale sarà formato per il 34% da auto alimentate da due motori, di cui uno è elettrico.
Arval è una società specializzata nel noleggio di auto a lungo termine e, gestisce un parco auto pari a oltre 700.000 vetture (delle quali 134.000 in Italia) per un totale di 22 filiali europee.
Ma secondo gli italiani intervistati, la soluzione per le vetture ecologiche sarebbe quello di abbandonare il motore a benzina e puntare ad un’ alimentazione composta da motore diesel e propulsore elettrico. Poco interesse, invece, per quanto riguarda le auto elettriche per i problemi di autonomia tanto noti.