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L’ultimo “regalo” dell’ex governo (la risposta all’Ue) e le prime mosse di Monti

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Giancarlo Sali

Record nella storia della Repubblica: il capo dello Stato è riuscito in poche ore ad esaurire tutte le consultazioni ed a conferire l’incarico a Mario Monti per la formazione del nuovo governo. Il neo-senatore ha per prassi accettato con riserva, in attesa di poter lui parlare direttamente con tutte le forze politiche. Molti giornali si affrettavano a dire che in poche ore il governo si sarebbe presentato alle Camere, ma giustamente, pur nella celerità che richiede il momento, ci sono dei tempi tecnici necessari che non possono essere scavalcati.

Anche sui ministri ipotizzati, Monti si è affrettato a definire le previsioni come “fantasie”: si tratterà comunque di ministri prettamente tecnici, come da volontà delle forze politiche, a cominciare dal Pdl.

Ma quello a cui noi e tutti i cittadini siamo maggiormente interessati è il contenuto del programma del prossimo Presidente del Consiglio. “Equità sociale” si è subito affrettato a ricordare Monti all’uscita dall’incontro con Napolitano che gli conferiva l’incarico. Intanto però è stata resa nota la risposta di Tremonti all’Ue sulle richieste di chiarimento che quest’ultima esigeva in merito alle misure incisive da attuare per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013. Beh, l’ultimo “regalo” è una dichiarazione d’intenti di un governo che quando rispondeva era già esautorato, ma dove si parla di un’ipotesi di reintroduzione dell’Ici sulla prima casa (la sua abolizione ha rappresentato forse una delle poche operazioni di equità in 3 anni e mezzo di Governo Berlusconi) e della possibilità di alzare nuovamente Iva ed accise.

Da una parte tassare la prima casa, spesso di proprietà delle banche per 30 anni, tramite dei mutui-ostaggio, dall’altra deprimere ancora di più i consumi con ive ed accise sempre più pesanti, sarà questa anche la ricetta di Monti? Speriamo vivamente di no e che quest’ultimo si orienti invece su quella sopra citata equità sociale tramite una patrimoniale incisiva, ben al di sotto del milione e mezzo di euro, come soglia minima paventata sui giornali, e che tassi quindi seconde, terze, quarte e quinte case, invece di prendersela sempre e comunque con i poveri disgraziati che lavorano tutta la vita per pagare il proprio mutuo!

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Giancarlo Sali