Un’espansione del business in doppia cifra nei mercati a potenziale più elevato, ed in particolare in quelli dei Paesi Emergenti, a fronte di un leggero calo nel Vecchio Continente. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia dei dati dei primi nove mesi del 2011 del Gruppo Benetton, quotato in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, dai dati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione sono emersi ricavi netti che si sono contratti anno su anno dell’1,1% a 1.481 milioni di euro frutto del rallentamento in Europa, come sopra detto, ma di un robusto +11 a cambi costanti nei mercati dei Paesi Emergenti.
Il risultato operativo, pari ad una percentuale del 7,8% rispetto ai ricavi, si è attestato a 115 milioni di euro risentendo degli effetti negativi legati all’aumento dei prezzi di acquisto delle materie prime. L’utile netto al 30 settembre del 2011, pari al 4,1% del fatturato, si è attestato a 60 milioni di euro a fronte di una posizione finanziaria netta di 749 milioni di euro.
Riguardo all’evoluzione prevedibile della gestione, il Gruppo Benetton con una nota ufficiale ha innanzitutto fatto presente come a fronte di un incoraggiante sviluppo societario sui nuovi mercati, nei principali Paesi di riferimento il quadro invece persiste in un contesto di criticità. Inoltre, la società prevede che per i prossimi trimestri continuerà ad influire il costo elevato delle materie prime nonostante negli ultimi mesi ci sia stato un allentamento della dinamica rialzista; nel complesso, infatti, il costo delle materie prime si mantiene comunque attualmente sopra quella che è la media storica.