Moody’s ha abbassato i rating su BPM, Banca Popolare di Milano. A darne notizia con un comunicato è stato proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari che, pur tuttavia, nella nota contesta la decisione presa dall’Agenzia di rating internazionale, e “considererà ogni azione che potrà essere intrapresa al fine di tutelare la Banca e i suoi azionisti“. In particolare, Bipiemme non si spiega la decisione dell’Agenzia, che è stata bollata come “effettuata sulla base di motivazioni contraddittorie” anche tenendo conto della recente adozione da parte di BPM del sistema di governance duale.
Ricordiamo che giovedì scorso BPM ha comunicato i dati dei primi nove mesi del 2011, caratterizzati da un utile netto che si è attestato a 46,9 milioni di euro grazie soprattutto da una lato agli oneri operativi, che anno su anno sono scesi del 4,1%, e dall’altro al margine di interesse che è balzato del 13,8%.
Positiva nei nove mesi si è attestata anche la raccolta diretta con un +8,6% a 37,7 miliardi di euro, e lo stesso dicasi anche per i crediti alla clientela, cresciuti anno su anno del 4,8% a 36,4 miliardi. Il valore annualizzato del costo del credito sostenuto da Bipiemme è stato pari a 66 punti base con un calo di 6 punti base rispetto al mese di giugno del 2011. Fino a settembre del 2012, così come recita un comunicato emesso da Bipiemme, il Gruppo bancario non ha necessità di wholesale funding così come la posizione di liquidità risulta essere positiva a tre mesi.