Anche per quanto riguarda la verdura di stagione, novembre ci offre una ricca varietà di ortaggi come funghi, radicchio, cavolfiore, cavolo, spinaci, tartufo e scorzonera.
Una primizia di questo periodo è il carciofo. E’ un ortaggio conosciuto e usato fin dai tempi degli antichi egizi, greci e romani che è arrivato in Europa nel medioevo grazie agli arabi. Può essere spinoso o senza spine, rotondeggiante o dalla forma allungata e varia il suo colore dal verde intenso al violaceo in base alla varietà. Le più famose in Italia sono: il Violetto di Toscana, il Violetto di Catania, lo Spinoso Sardo, lo Spinoso di Albenga e lo Spinoso di Sicilia, La Mammola verde, il Precoce di Chioggia, il carciofo Paestum e il Romano che sono anche IGP.
Il carciofo ha un basso apporto calorico ma un alto valore nutritivo; è ricco di ferro, potassio, fosforo, calcio, vitamine ed è indicato per l’intestino pigro, per ridurre il tasso di trigliceridi e colesterolo nel sangue. I suoi decotti sono un buon aiuto per la gotta, i reumatismi e l’artrite ma anche per impacchi durante la pulizia della pelle.
Al momento dell’acquisto il carciofo deve essere chiuso in punta, col gambo sodo e dritto e le foglie di un colore intenso e non raggrinzite. Si conservano bene in frigo (anche per un mese) ma, se vengono cotti, devono essere consumati al più presto in quanto tendono a deperire velocemente; l’importante è ricordarsi che, qualora vengano puliti ma non preparati subito, è necessario metterli a bagno in acqua e limone per non farli annerire. Si possono inoltre fare delle ottime conserve sott’olio, sott’aceto o al naturale.
In cucina se ne può fare un uso davvero svariato grazie alla sua versatilità. Il carciofo può essere consumato crudo – condito semplicemente con olio, limone e menta – oppure cotto e si presta a moltissime preparazioni: minestre, zuppe, frittate, risotti, torte salate o ripieni mentre il suo estratto viene utilizzato per preparare digestivi e amari.